I riflettori della Dacia Arena di Udine hanno illuminato questa sera Udinese – Napoli, nona giornata di serie A, match che segue a quelli di Roma e Juventus, fermate clamorosamente in casa da Spal e Genoa.
di Giuseppe Libertino
È la serata degli ex in Friuli. Velazquez e Ancelotti ne schierano ben tre: Behrami oggi con la maglia bianconera, Zielinski in azzurro, il passato ed il presente del centrocampo napoletano. E poi c’è anche Karnezis tra i pali.
Insigne si riposa, Koulibaly no.
Verdi schierato da mister Carlo a centrocampo deve lasciare subito il campo per infortunio. Ancelotti sceglie Fabián Ruiz.
Lo spagnolo si assesta, prende possesso della sua zona a centrocampo sul fronte sinistro, sfrutta una ripartenza errata di Ekong, gli ruba il pallone, destro a giro sul secondo palo e gol. Lui che è un mancino. Che impatto e che prima rete del giovane nato a Villafranca: alla Insigne. Lasagna, reduce dalla nazionale, suggerito da De Paul, ci ha provato più volte a pareggiare i conti, ma non è mai stato pericoloso. È stato pericoloso invece Pussetto sul finale del primo tempo.
Secondo tempo con i padroni di casa che spingono sull’acceleratore, lottano su tutti i fronti e Karnezis deve salvare più di una volta la sua porta, mentre Koulibaly risulta determinante: domina fisicamente gli avversari e li frena.
Milik è stato poco convincente questa sera, anche Mertens non benissimo. È evanescente l’attacco senza Insigne. Ancelotti lascia solo il belga in attacco ed inserisce Hamsik l’ultimo quarto d’ora per il polacco. Ed azzecca anche questa. Rigore netto a dieci minuti dalla fine per un fallo di mani in area di Opoku e gol numero 71 per Dries con la maglia azzurra. Chiude i giochi Rog, terzo gol, Napoli corsaro e Udinese al tappeto.
La ‘manina’ di Ancelotti sul Napoli è sempre più preziosa.
Il Napoli doveva vincere e lo ha fatto soprattutto dopo il pari della Juventus oggi in casa col Genoa. Dopo nove giornate sono quattro i punti di distanza tra le prime della classe, gli azzurri targati Ancelotti, nei primi tre mesi di stagione sono stati quasi perfetti.
‘Noi non siamo napoletani’, è la sigla dei supporters bianconeri per tutto il match: che noia.