La superlega è una realtà, un nuovo torneo annunciato da 12 squadre. Una sorta di secessione, la più clamorosa della storia del calcio. La Juventus, l’Inter e il Milan vogliono davvero rischiare una squalifica dall’Uefa per farsi un campionato europeo “privato” con 5 inglesi e 3 spagnole?
A conti fatti è proprio questo l’intento, ma il gioco vale la candela? Paolo Trapani, giornalista e scrittore, ha commentato la nascita della superlega, ponendo l’ attenzione sul fattore economico che è alla base della questione.
“Questa storia della Superlega è solo una faccenda di quattrini. Quattrini di grossi debiti, non certo quattrini di investimenti di facoltosi imprenditori che vogliono un nuovo calcio. Basta guardare la foto allegata per capirlo.
Molti dei club fondatori della Superlega (quasi tutti) sono anche in cima alla classifica dei club più indebitati”.
SUPERLEGA TORNEO DI RICCHI ? PIUTTOSTO SEMBRANO 4 STRACCIONI
“Secondo il New York Times i club della SuperLega avrebbero già un accordo con la banca JpMorgan che metterebbe a disposizione 5 miliardi di euro per finanziare il progetto.
Tra diritti televisivi e sponsorizzazioni il nuovo torneo potrebbe generare introiti stimati in 4 miliardi di euro l’anno.
Le squadre partecipanti riceverebbero un assegno di 260 milioni di euro l’anno.
Insomma siamo davanti a 4 straccioni pieni di debiti che cercano solo di risanare i propri bilanci. Ed evitare il fallimento. Stanno letteralmente con le pezze al c… Questo è tutto”.