La superlega scuote il mondo del calcio dalle fondamenta. La UEFA annuncia battaglia mentre la Serie A sembra come al solito in stato confusionale. Secondo quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano la Repubblica, dal consiglio di Lega di Serie A convocato d’urgenza si è votato per l’espulsione della Juventus e degli altri club che hanno aderito alla superlega.
Si legge su Repubblica: “Il presidente Paolo Dal Pino e l’amministratore delegato Luigi De Siervo, hanno chiesto l’approvazione di un documento congiunto con l’Uefa per l’espulsione della Juve, del Milan e dell’Inter. Favorevoli all’allontanamento da ogni competizione dei club vip della Superlega sono stati i rappresentanti di Atalanta e Verona (che solo pochi giorni fa chiedevano la testa di Dal Pino al fianco di Juve e Inter) e il Cagliari”.
Repubblica aggiunge: “Un «progetto cinico». I toni usati dal comunicato congiunto delle istituzioni del calcio per annunciare la messa al bando dei club scissionisti sono durissimi. Si annuncia l’uso di «ogni misura di tutela giudiziaria per difendere il principio delle competizioni aperte e basate sul merito sportivo». La chiusa del documento («quando è troppo è troppo») non lascia spazio a compromessi e il fronte politico-diplomatico si allarga: l’Unione europea viene invitata a pronunciarsi contro la Superlega e si ipotizza una causa per 50-60 miliardi di euro di danni”.
AGNELLI DIFENDE LA SUPERLEGA
Si profila una stagione di ricorsi e battaglie legali, che gli scissionisti hanno già messo in conto: al progetto lavorano da mesi, con un partner finanziario come JP Morgan per oltre 5 miliardi di euro. In teoria, i club della Superlega non vogliono mollare il campionato. Secondo Agnelli, la Juve resta in Serie A e, fino alla Superlega, vorrà giocare anche le Coppe ufficiali. Chi chiede l’esclusione delle big si pone anche la domanda di quanto varrebbe la Serie A senza le tre grandi.
DIRITT TV
a Serie A ha appena venduto i propri diritti tv a Dazn per il triennio fino al 2024 e attende di assegnare ancora tre partite a giornata in co-esclusiva. Si è invece arenato il progetto di una media company partecipata dai fondi di investimento. Fra chi a partire da febbraio ha osteggiato il progetto, dopo averlo inizialmente appoggiato, ci sono anche Juve e Inter. La ragione del dietrofront è anzitutto economica: per i diritti tv Dazn ha offerto ben più di Sky, rendendo meno attraente l’idea di vendere pezzi di Lega. Al tempo stesso, impegnandosi con i fondi, Juventus e Inter avrebbero rischiato di dovere pagare penali nel momento in cui avessero deciso di aderire alla Superlega.