Calcio Napoli

Il Mattino – Spunta un retroscena sull’esonero di Ancelotti: “Aurelio se proprio sicuro…”

Spunta un retroscena sull’esonero di Ancelotti. Il tecnico pronto a guidare l’Everton, aveva provato a convincere De Laurentiis

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RETROSCENA SULL’ESONERO DI ANCELOTTI– L’ex allenatore del Napoli Carlo Ancelotti è pronto ad una nuova avventura in Premier League dopo otto anni dall’ultima esperienza in terra d’Albione.

Ancelotti ha lasciato la Premier otto anni fa: la sua permanenza al Chelsea è durata due anni, sfida accettata nel giugno 2009 dopo otto stagioni alla guida del Milan. Con i Blues di Roman Abramovich l’allenatore di Reggiolo ha vinto Community Shield, Premier League e FA Cup all’esordio, diventando così anche il primo allenatore nella storia del club a conquistare il double Premier League-FA Cup.

Dopo la tappa londinese, Ancelotti ha allenato Paris Saint-Germain, Real Madrid, Bayern Monaco e appunto il Napoli. Ora le porte della Premier per lui sono pronte a riaprirsi.

Certo, dopo due esoneri nel giro di due anni, Carlo non può scegliere solo in base all’offerta economica: deve ricominciare e lo fa dal Merseyside, nella città dove i rivali del Liverpool sono a un passo dalla conquista della Premier che non riescono a vincere dal 1989. Lui ha detto sì. Dopo aver preso atto dei tentennamenti dell’Arsenal.

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ANCELOTTI VOLEVA RESTARE A NAPOLI

Qualcuno ha ipotizzato che in realtà il tecnico di Reggiolo fosse da tempo in contatto con la seconda squadra di Liverpool. Il quotidiano Il Mattino, ha provato a  fare chiarezza, svelando un retroscena sull’esonero di Ancelotti:

“Carlo, pur essendo corteggiato da tanti, era certo di restare ancora a Napoli.  Ancelotti, a suo modo, con garbo e con eleganza, senza forzare, provò a fermare il licenziamento: «Sei proprio sicuro, Aurelio?».

Sì, non c’era nulla che potesse far cambiare idea al patron. De Laurentiis gli rispose che aveva ormai deciso. Quelle parole gelarono il mister. La prova che in quelle ore non aveva altro tra le mani.

De Laurentiis non alzerà barricate: certo, si interroga sulla tempistica dell’accordo (un po’ sospetta) ma in ogni caso si è impegnato a liberarlo e lo farà. Nessun braccio di ferro, nessuna penale da richiedere: appena il suo legale, Vincenzo Ziccardi, chiederà la rescissione la otterrà”.

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