Sacchi: “Napoli da manuale se vince lo scudetto, ma occhio al Parma. L’Inter deve essere meno italiana”

Lo sprint finale della Serie A ricorda una tappa di montagna del Giro d’Italia. A guidare la classifica c’è ancora il Napoli, con un punto di vantaggio sull’Inter, ma i prossimi 180 minuti saranno determinanti. A due giornate dalla fine, tutto è ancora in gioco. Ne è convinto anche Arrigo Sacchi, che in un’intervista rilasciata ad Andrea Schianchi per La Gazzetta dello Sport, ha analizzato le strategie e le insidie che attendono Conte e Inzaghi.
Sacchi: “Conte non deve caricare l’ambiente, il gruppo è già stato fenomenale”
Alla domanda su come gestirebbe il momento se fosse nei panni di Antonio Conte, Sacchi risponde con pragmatismo:
«Non caricherei di eccessive responsabilità l’ambiente. Direi ai ragazzi che finora sono stati fenomenali. Mancano solo due passi e poi c’è il traguardo. Devono sputare l’anima, e sono certo che lo faranno».
Per Simone Inzaghi, invece, la ricetta è diversa:
«Dovrà gestire l’entusiasmo e preparare la gara con la Lazio come una finale di Champions. Nulla può essere lasciato al caso».
La gestione della settimana: meno carico, più leggerezza
Secondo Sacchi, il Napoli non è brillante e va preservato fisicamente:
«Non aumenterei i carichi di lavoro, proverei ad alleggerire la pressione. All’Inter, invece, direi di concentrarsi sulle qualità della Lazio per trovare le contromisure».
Tra i punti di forza su cui i due tecnici dovrebbero fare leva, Sacchi indica:
Per il Napoli: “Organizzazione, spirito di sacrificio e desiderio di entrare nella storia”.
Per l’Inter: “Bloccare le verticalizzazioni della Lazio, che sa giocare a calcio”.
Le insidie: Parma mina vagante, Inter da “europeizzare”
Il Parma è un avversario tutt’altro che comodo per il Napoli. Come ricorda Sacchi a La Gazzetta dello Sport:
«Con le big ha sempre fatto bene. E adesso lotta per salvarsi. Non regalerà nulla».
Sull’Inter, il monito è chiaro:
«Deve essere meno italiana rispetto a quanto visto in Champions. Più propositiva, più alta, più europea. Ha i mezzi per farlo».
Uomini chiave e fattore Champions
Sacchi individua i possibili protagonisti del rush finale:
Per il Napoli: Raspadori. “Ha una rapidità micidiale. Stop e tiro in un lampo”.
Per l’Inter: Thuram. “Può reggere da solo il peso dell’attacco”.
E sul peso della finale di Champions del 31 maggio, aggiunge:
«Inciderà. Una partita del genere ti occupa la mente 15 giorni prima. Inzaghi dovrà gestire anche la pressione psicologica».
Napoli con più pressione? Sacchi sorprende: “No, è l’Inter a rischiare di più”
Nonostante i riflettori puntati sul Napoli, Sacchi rovescia il punto di vista:
«Se il Napoli vince, è un miracolo sportivo. Ha speso meno, ha una rosa inferiore. La pressione maggiore è sull’Inter, che ha investito di più e ha l’obbligo di vincere».
Il pronostico di Sacchi: “Il Napoli può farcela, ma nulla è scontato”
Infine, sulla volata scudetto:
«Il Napoli ha un punto di vantaggio, non è poco. Credo possa difenderlo, anche se Parma sarà un ostacolo duro. Ma anche l’Inter dovrà lottare per battere la Lazio».
La Serie A, come sottolinea La Gazzetta dello Sport, si prepara così a vivere una delle volate più incerte e coinvolgenti degli ultimi anni.