Calcio Napoli

Paparesta: “Arbitraggio Supercoppa? Non puoi fare esperimenti. Rocchi ha toppato”

L’ex arbitro italiano, Gianluca Paparesta, solleva dubbi sulla designazione di Rapuano per la finale di Supercoppa di ieri tra Napoli e Inter.

L’ex arbitro di Serie A, Gianluca Paparesta, ha espresso critiche pesanti nei confronti della decisione del direttore di gara Rocchi di affidare ad Antonio Rapuano l’arbitraggio della Supercoppa tra Napoli e Inter.

Paparesta ha dichiarato che la scelta di Rapuano, con soli trenta incontri di Serie A all’attivo, è stata incomprensibile e sconsiderata. In un’intervista a Radio Marte, ha affermato: “Un arbitro con così poca esperienza non dovrebbe dirigere partite di tale importanza. Forse Rocchi voleva dimostrare una nuova classe arbitrale, ma è stato un rischio. Rapuano ha dimostrato di essere inadeguato, usando metri di giudizio diversi durante la partita.”

Il commento di Paparesta si è concentrato sulle azioni discutibili di Rapuano durante la partita, sottolineando il cambio di atteggiamento da parte dell’arbitro nel corso del match. “All’inizio faceva giocare, poi è tornato indietro e si è mostrato intollerante. Ci sono state lamentele e il Napoli ha addirittura attuato il silenzio stampa a causa delle decisioni contestate.”

Paparesta ha analizzato anche le singole decisioni arbitrali, sottolineando il secondo cartellino giallo su Simeone come corretto ma criticando la prima ammonizione e lamentando la mancanza di cartellini per Calhanoglu. Ha attribuito il merito dell’errore non a Rapuano, ma al designatore Rocchi, dichiarando: “Il vero errore è stato di Rocchi. Ha toppato. Rapuano può essere fermato o ha potenzialità per il futuro? Non è il migliore, e in una competizione del genere non puoi permetterti esperimenti.”

Paparesta ha concluso: “La Supercoppa è la competizione tra le squadre migliori della Serie A, quindi non puoi fare esperimenti. E’ stato un peccato di eccessiva sicurezza da parte di Rocchi, in un momento nel quale mi giunge voce di tensioni enormi all’interno del mondo arbitrale”.