Calcio NapoliTutto Napoli

Osimhen scalpita, non pensa alla Coppa d’Africa: ha un solo obiettivo

Il nigeriano scalpita e vuole mettersi alle spalle la sfortuna

Victor Osimhen vuole tornare in campo il più in fretta possibile, i tempi di recupero sono di 90 giorni, ma può già cominciare a correre. Ritornare presto, il più in fretta possibile, ma senza prendere alla leggera un infortunio gravissimo. Sei placche in titanio e 18 viti per ricostruire la frattura scomposta di Osimhen, raccontano meglio di qualsiasi altra cosa quella che è stata l’operazione svolta dal professor Tartaro alla clinica Ruesch che ha parlato di danni devastanti per Osimhen. Il giocatore è rimasto in clinica sotto osservazione ma nel pomeriggio potrebbe tornare a casa. Alle dimissioni sarà fatto il primo punto della situazione per capire le sue condizioni. Qualora il contrllo dovesse dare esito positivo, con l’equipe medica si deciderà la tabella di recupero. Osimhen sarebbe pronto già a fare degli esercizi e correre a Castel Volturno, come scrive Gazzetta dello Sport.

Dal suo entourage fanno sapere che si sente meglio e che non vede l’ora di potersi mettere di nuovo a lavoro. Ma soprattutto Osimhen vuole lasciarsi alle spalle un periodo veramente terribile. Dalla scorsa stagione il nigeriano ha dovuto fare i conti col problema alla spalla, il covid e poi la frattura.

Osimhen: quando torna in campo

Subito dopo l’operazione si è parlato di 90 giorni per rivedere in campo Osimhen. Questo significherebbe saltare la Coppa d’Africa. Ma questo è un problema secondario perché ora il giocatore pensa solo “a riprendersi il prima possibile“. L’obiettivo di Osimhen è accorciare quei 90 giorni, protetto dal cerchio di amici e parenti che lo coccoleranno in tutta questa fase di riabilitazione.  A 22 anni c’è una voglia matta di tornare sul terreno di gioco e mettersi a disposizione di Luciano Spalletti. Così i tre mesi di assenza dai campi potrebbero accorciarsi, c’è la volontà di farlo, ma bisogna prestare sempre cautela per evitare problemi ancora più gravi di quelli attuali.