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Ode a capitan Giovanni Di Lorenzo

Il Napoli vince a Lecce con un gol di Di Lorenzo, capitano e trascinatore silenzioso della squadra di Spalletti.

Quando la barca stava imbarcando un minimo di acqua il capitano è intervenuto, lo ha fatto come solo lui sa fare, con gesti concreti. Un gol, che vuoi che sia. Eh no, perché ci sono reti che valgono il triplo, come nel caso di quella messa a segno con il Lecce, in una partita brutta, sporca e senza tante uscite. Ed allora quando l’attacco è inceppato ci pensano i difensore, a fare gol. Assist di Kim, gol di Di Lorenzo, la difesa al potere.

Di Lorenzo capitano del Napoli

Non serve l’uncino, gli orecchini e la benda all’occhio per essere corsaro a Lecce, il capitano del Napoli, Giovanni di Lorenzo suona la carica a modo suo, fuori dal campo e dentro al rettangolo di gioco.

La rete è degna di Batigol, quello a cui si ispirava da ragazzino. Poi ha dovuto retrocedere come posizione in campo, ma nel morale è rimasto un leader. Una leadership che gli è stata consegnata nel momento più complicato del Napoli: via Mertens, Koulibaly, Insigne e Ospina, gente di carattere che si faceva sentire nello spogliatoio. Senza di loro il capitano Giovanni ha dovuto ricostruire tutti e ci è riuscito, compattando il gruppo, facendo sorgere un meraviglioso collettivo che si da una mano, si aiuta e non giudica.

Questo è capitan Di Lorenzo, un pezzo di Napoli incastonato nello scacchiere di Spalletti. Il capitano che guida gli azzurri, quello che indossa la fascia e con dedizione e accompagna il gruppo verso il traguardo. Ode a te capitano, ti sei meritato questa piccolissima, e ogni altra immensa soddisfazione.