Napoli, un milione di motivi per esserci: il Maradona verso un record storico

Il muro del milione si avvicina, e il Maradona è pronto a superarlo. Non è un’iperbole: i numeri lo dicono chiaramente, come sottolinea Fabio Tarantino sul Corriere dello Sport. La stagione del Napoli, tra alti e bassi, ha trovato nel calore del pubblico una costante: una media spettatori di oltre 50.000 a partita (50.101 per la precisione) e sold out continui, come quello atteso domenica per la sfida contro il Milan, il decimo pienone stagionale.
La spinta del pubblico non è solo una cornice, ma un protagonista silenzioso e fondamentale. Effetto Conte, certo, ma anche voglia di ripartire, di lasciarsi alle spalle il decimo posto dello scorso anno. Già dal 10 agosto, in piena estate e con la Coppa Italia contro il Modena trasmessa in chiaro, si capì che l’amore per il Napoli non conosce crisi: 49.900 tifosi presenti, segnale inequivocabile.
Ad oggi, considerando solo il campionato, gli spettatori totali sono 701.421. Sommando anche Coppa Italia (tra cui i 50.100 con il Palermo) e la presenza col Modena, si è già oltre quota 800.000. Con altre cinque gare casalinghe da disputare, mantenendo la media attuale, il traguardo di un milione di presenze sarà centrato entro la 36ª giornata, contro il Genoa. E con l’ultima in casa contro il Cagliari, si potrà anche superare quella cifra.
Numeri che confermano una cosa sola: Napoli vive di calcio, e il Maradona è il suo cuore pulsante. Anche nei momenti difficili, come dimostrano i 47.000 di media della scorsa stagione, i tifosi non hanno mai voltato le spalle.
L’apice emotivo? La coreografia “Anema e Core” contro la Fiorentina, simbolo di un popolo ricompattato, che ha ritrovato identità e passione. E la squadra lo sa: ogni partita si conclude con il saluto al pubblico, con il giro dei settori. Anche se non si vince, gli applausi non mancano mai.
E poi c’è lui, Antonio Conte, che Napoli l’ha voluta, cercata, e ora la vive intensamente. Ha portato energia, fame, ma anche consapevolezza. “Antonio da Lecce”, ma già con Napoli nel cuore, come scrive Tarantino. Uno dei tanti motivi – forse il più umano – per cui al Maradona non manca mai nessuno.
Un milione di motivi per esserci. E, tra questi, anche la voglia di sognare ancora.