“Anema e Core”, il Napoli di Conte si carica con l’amore di una città intera

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Certe parole vanno oltre i cori. Superano gli spalti, entrano nella storia, nelle tradizioni, nel cuore della gente. “Anema e Core” non è soltanto la scritta comparsa sulle due curve dello stadio Maradona prima della sfida contro la Fiorentina. È un messaggio d’amore. È Napoli.

Lo racconta con emozione Francesco De Luca su Il Mattino di Napoli, intrecciando calcio e sentimento in una storia che parte da lontano: da Guido Lembo, chansonnier caprese che nel 1993 aprì la sua storica taverna “Anema e Core”. Quella frase, diventata un simbolo dell’isola e del tifo azzurro, oggi si ritrova scritta sulle bandiere, intonata allo stadio, impressa nella memoria collettiva.

«Papà era innamorato del Napoli. Ricordo i viaggi con lui a bordo dell’Aliscafo Azzurro per andare al San Paolo. Sempre stesso rito: stessa pizzeria, stesso caffè, stessa curva», racconta Gianluigi Lembo, che oggi porta avanti l’eredità del padre. L’emozione è ancora viva: «Quando ho visto quella scritta allo stadio mi è sembrato di essere tornato a quei giorni».

Ma “Anema e Core” è anche parte del presente: il Napoli di Conte si alimenta di questo amore, di questa energia popolare che, dopo le delusioni della passata stagione, si è trasformata in ritrovata passione collettiva. Lo stadio è sempre pieno, l’entusiasmo cresce, e la corsa scudetto – con l’Inter distante tre punti – è ancora viva. «Ci crede la città, ci crede la squadra, ci crede De Laurentiis», scrive De Luca.

E la storia continua. Guido Lembo nel 2011 scrisse anche una canzone per il Napoli: “Napoli è”, un inno d’amore che Cavani e Lavezzi cantavano negli spogliatoi per caricarsi prima delle partite. «Ne fummo orgogliosi», ricorda Gianluigi. «Tanti giocatori sono passati da noi, forse anche perché – come dice il presidente – Anema e Core porta fortuna».

E allora il Napoli ci crede. Fino all’ultimo minuto dell’ultima giornata. Perché come dice Gianluigi Lembo: «Anema e Core è un modo di vivere. Il terzo scudetto è stato bellissimo, il quarto sarebbe fantastico».

E Napoli, come sempre, sarà lì. Con tutto il suo cuore.