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NAPOLI-UDINESE: L’ANALISI NAPOLETANA

Napoli-Udinese l’analisi napoletana per i napoletani. Ecco l’approfondimento della partita del San Paolo in salsa partenopea. L’analisi ignorante ma non troppo.

NAPOLI-UDINESE: L’ANALISI NAPOLETANA PER NAPOLETANI

Pubblichiamo l’analisi napoletana di Napoli-Udinese. Opera della pagina facebook l’analisi ignorante, che vi invito a visitare!

L’ANALISI IGNORANTE, MA NON TROPPO…

Ah, quanto sto maledicendo la manona di Donnarumma in questo momento non potete capire. Nell’ultima tappa prima del big match con la Juve, il Napoli si trova di fronte l’Udinese, squadra che, per colori e gobba sudditanza psicologica, diciamoci la verità, non è mai un bel vedere.

Tra squalifiche e appuntamento allo Stadium, Sarri stavolta ci va giù di turn over: dentro Tonelli, Zielinski, Diawara e Milik.
Nell’Udinese tra i pali vi è Albano Bizzarri, quarantenne portiere con un passato nel Real dove, per mero nozionismo, ricordiamo aver vinto una Champions, E BUFFON MUTO

ZAMPANO HA DECISO DI REINCARNARSI IN CAFU’

L’avvio sembra essere incoraggiante. Nel primo quarto d’ora il Napoli assedia l’Udinese, costretta a sacrificare la propria difesa come bersaglio mobile sui tiri azzurri.
Superata la prima fase, però, i friuliani si riorganizzano, la brillantezza del Napoli cala e gli ospiti cominciano a guadagnare campo.
E così, dopo una serie di segnali preoccupanti, l’Udinese passa: cross da destra di Zampano, cognome da domatore di foche che stasera non so perché ha deciso di reincarnarsi in Cafù , oltre l’orizzonte, anche della linea del silent check e chivebbivo, c’è Jankto e palla in rete. Tutto questo mentre la Juve vince a Crotone con gol di Alex Sandro che peraltro ho contro al fantacalcio e quindi siamo a -9 . La crisi del Napoli sembra non avere più fine.

LA JASTEMMA

Ma dove non ci arriviamo con il gioco, ci arriviamo almeno con i nervi. Insigne, che non sarà Maometto, ma ha la resilienza tipica del napoletano che deve portarsi a mare tutta la famiglia, gnora e nipotini acquisiti compresi, in una 127 e proprio non ci sta a regalargli lo scudetto ai bianconeri, senza fargli buttare almeno un altro pò il sangue e si inventa l’1-1.
Prima dell’intervallo, però, c’è ancora il tempo per una paratone di Reina. Ora, non ho capito se siamo noi i cazzi o questi bellebbuono si sono imparati a giocare, fatto sta che sta partita mi sembra sempre di una jastemma.
Anche perché talaltro tenevo pure Insigne contro al fantacalcio. Ma va bene lo stesso, eh

PRIMO GOAL PER INGLESSON. GRAZIE SKY

Il presagio della nuova beffa che si era prospettato a fine primo tempo diventa però realtà ad inizio secondo quando, dopo una serie di rimpalli, l’Udinese passa con Ingelsson. O qualcosa del genere.
L’impietosa Sky ci ricorda che questo è il primo gol di Ingelsson da quando ha imparato a camminare. Stavo col pensiero, guarda.

Non è finita finché non è finita, diceva, boh, chi lo diceva? Vabbè, non so, comunque fatto sta che io sognavo un mercoledì da leoni e mi trovo sprofondato sul divano, con la Juve a +9 e il mio avversario che mi sta tritando al fantacalcio.
Ma guardiamo il lato positivo: almeno ci togliamo il pensiero già stasera.

MERCOLEDÌ DA FANTOZZI

Mentre Sarri getta nella mischia Mertens a passiamo a 4 punte, suonano il citofono. Non si riesce ad aprire il cancello e quindi devo scendere io. Questo mercoledì mi sembra sempre più da Fantozzi che da leone, mavabeh.

Risalgo, ed il Napoli ha appena pareggiato con Albiol che- coincidenza- ho al fantacalcio. Non solo, ma vengo a scoprire pure che il Crotone ha pareggiato.
Da -9 a -6 nel tempo di una rampa di scale. Non so se è un caso, però, se può servire, io sono disposto a farmi pure i campionati di step, basta che me lo dite eh.

IL SAN PAOLO

Il San Paolo che, per la verità, non aveva smesso di incitare nemmeno nei momenti più neri, a questo punto diventa un tutt’uno col campo.
Non ci arriviamo col gioco, ci arriviamo coi nervi, ci arriviamo con l’urlo del San Paolo. Siamo alla volata finale, ogni spiffero può essere decisivo.
Bordata di Callejon, Bizzarri respinge corto, sbuca Milk, l’uomo che domenica scorsa ci ha fatto scoprire tutti bomber di provincia, perché noi sì che avremmo saputo che dovevamo calciarla sul palo opposto, ed è 3-2.
Siamo di nuovo a -4. Lo vincerete, perché lo vincerete voi, ma quanto ve lo stiamo facendo cacare!

 

TONELLI COME RIVA

Nella gioia collettiva, il Napoli si prende il lusso di segnare di nuovo da calcio d’angolo, stavolta con Tonelli, giocatore che viene spesso utilizzato per motivi poco chiari come termine negativo per indicare la scarsezza di riserve, ma che intanto con noi ha la stessa media realizzativa di Gigi Riva. Dato che il risultato induce un cauto ottimismo, Sarri concede a Rog ben dieci minuti più recupero.

Io sarei tentato a questo punto di spostarmi a Crotone, ma poi mi ricordo che l’unica volta che mi sono messo a vedere una partita di quellilà quest’anno sono stati gli ultimi dieci minuti con la Lazio e quindi NON MI MUOVO DI UN MILLIMETRO.

Giusto per farci sentire un po’ la mancanza di Kalidou, quel perticone di Perica centra la traversa. Non sarei sopravvissuto al terzo gol dell’Udinese, giuro.

GRAZIE SCIDA

Allo Scida finisce prima che da noi e così i minuti di recupero diventano una festa, utile per il San Paolo per trasmettere carica prima dello scontro diretto di domenica.
Il Napoli, va detto, non ci arriva nelle migliori condizione, non ha più la brillantezza di qualche mese fa, ma ha carattere e non vuole mollare, non fa parte della nostra indole. E se è vero che arrivati a questo punto, ogni fattore può la differenza, chissà che una serata così, in cui abbiamo virtualmente recuperato cinque punti, non possa dare quell’iniezione di fiducia di cui avevamo bisogno.
Inutile, ad ogni modo, fare troppi proclami: ribaltare il discorso scudetto passa, inevitabilmente, dalla vittoria in casa loro, cioè in uno stadio in cui, dalla sua fondazione, abbiamo pigliato solo paccheri. Sarebbe un miracolo, sotto ogni punto di vista, ma visto il punto in cui stiamo….

CONSIDERAZIONI A MARGINE

Non si placano le polemiche post Real- Juve. In settimana il comico Crozza ha ironizzato sulle dichiarazioni di Benatia che aveva definito il rigore subìto “uno stupro”.
Il difensore bianconero non ha gradito le battute del comico genovese ed ha risposto via Instagram insultandolo in vario modo ed invitandolo a venire a Vinovo a provare… (cosa ve lo lascio intuire).
Ora, fermo restando che fa sempre piacere vedere che lo stile Juve assomiglia sempre più a quello di Ciruzzo o’ tossico, il parcheggiatore fuori allo stadio, va detto che forse Crozza ha sbagliato a sbeffeggiare così Benatia. Perchè, in fin dei conti, quando ha parlato di stupro forse tutti i torti non ce li aveva. Basti guardare quanto ancora gli brucia il culo.

Vado ad iscrivermi ad un torneo di step per domenica prossima, ciao.

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