Multati 11 tifosi al San Paolo. Nella rete dei controlli della Questura anche capi ultrà. Identificati con le telecamere, sanzioni da 166,66 euro.
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Anche allo stadio San Paolo di Napoli (qualcuno aggiungerebbe finalmente) non ci si può più stare come meglio ci pare.
Ovvero, non più in piedi sui sediolini, peggio ancora sulle balaustre (che è più pericoloso) o seduti sulle scale (ostruendo le vie di fuga). Arrivano le prime sanzioni pecuniarie.
NAPOLI, 11 TIFOSI MULTATI AL SAN PAOLO
Dirigere un coro in una Curva all’interno dell’impianto di Fuorigrotta può costare caro: anche un Daspo se c’è la recidiva.
Per il momento, invece, sono arrivate le prime 11 multe al San Paolo per i tifosi che non rispettano le regole.
Due di questi, che comandano da molti anni il tifo in Curva B, si sono visti recapitare multe pari a 166,66 euro .
I due erano a cavalcioni sulle balaustre durante la partita con il Brescia disputata al San Paolo lo scorso 29 settembre, condotta assolutamente vietata.
I tifosi che hanno commesso queste violazioni, scrive Donato Martucci sul Corriere del Mezzogiorno, sono stati individuati grazie ai nuovi sistemi di videosorveglianza installati nello stadio di Fuorigrotta, dotati di riconoscimento facciale.
Anche un altro tifoso è stato multato di 166,66 euro, ma per aver occupato le vie di fuga, ovvero le scale che dividono i settori degli stadi.
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Sono 11 in totale, secondo quanto comunicato dalla Questura, le sanzioni amministrative elevate per violazione del regolamento d’uso dell’impianto: occupazione delle scale di emergenza, arrampicarsi sulle balaustre, l’intralcio delle vie d’esodo, l’occupazione di posti non corrispondenti al titolo posseduto, il possesso di modica quantità di stupefacenti per uso personale.
«Il danno e la beffa – sostengono due legali, incaricati della difesa di alcuni tifosi multati- risiedono anche nel fatto che i posti ‘formalmente’ assegnati in Curva non vengono rispettati e non vi è del personale addetto al quale rivolgersi, come invece accade in altri settori».
Infatti molti tifosi ora hanno paura di essere multati anche se non hanno colpe specifiche e anzi denunciano: «Ai nostri posti non possiamo stare, a volte ci cacciano via».