Cristiano Giuntoli ha portato a 406 milioni di Euro il saldo negativo del mercato. il segno meno sul fronte ricavi dal calcio mercato dell’attuale ds dei partenopei è stato il peggiore in assoluto dell’era De Laurentiis.
Secondo quanto riporta l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, le due anime del Napoli (settore tecnico e societario) oggi sono su due vie parallele e assai distanti. Almeno in apparenza sono convergenti gli interessi, nell’intento di salvare una stagione e di evitare il naufragio. I saggi propositi di De Laurentiis oggi sono quelli di evitare stravolgimenti in panchina.
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Gattuso fino a irreparabili debacle resta l’uomo a cui tocca riportare la nave in porto. Ed è solo in questa mission, appoggiato da una squadra decimata dalle assenze ma anche svilita di entusiasmo per i risultati altalenanti.
CON GIUNTOLI PERDITE PER 406 MILIONI DI EURO
“La società è alla finestra, e per la prima volta deve far fronte al saldo negativo del mercato. Nell’era De Laurentiis mai le perdite, quelle riferite agli ultimi cinque anni, erano state così significative: 545 milioni spesi (44 giocatori acquistati), 139 quelli alla voce dei ricavi.
La fredda logica dei numeri racconta dunque di 406 milioni di perdite, rispetto agli investimenti fatti. Un ciclo che non si è ancora concluso e che naturalmente è fortemente condizionato nell’ultimo anno dalla pandemia ma che espone il club a riflessioni approfondite sulla gestione tecnica e sportiva che fa capo all’attuale ds Cristiano Giuntoli.
Tanto per fare un riferimento al recente passato: i cinque anni di Bigon si erano conclusi con un attivo di 14 milioni (321 milioni investiti per 58 acquisti e 335 alla voce ricavi), ancor prima (siamo proprio agli albori) la gestione di Pierpaolo Marino si era chiusa con una perdita di 8 milioni“.
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RIDIMENSIONAMENTO IN ARRIVO?
Oggi il saldo negativo del Napoli (secondo i dati Cies) è tra i primi venti d’Europa. C’è ancora tempo per evitare un naufragio, inevitabile per un club che si autofinanzia, che significherebbe, a partire dal prossimo anno, un ridimensionamento di progetti e obiettivi? Intanto è obbligatoria la rivalutazione del patrimonio (i giocatori) che soltanto i risultati del campo con l’impiego dei più costosi garantisce. Gattuso è chiamato a un compito non semplice ma andrebbe adeguatamente supportato dalla direzione tecnica.