Napoli col fiato sospeso: dal brivido col Parma al conto alla rovescia per lo Scudetto

«Domenica sera, al momento del rigore per la Lazio, stavo per morire. E non esagero», confessa Roberto Barbieri, amministratore delegato di Gesac. Un batticuore condiviso da tanti. «Ho trascorso una notte piena di adrenalina, non riuscivo a chiudere occhio», racconta il magistrato antimafia Antonello Ardituro. «Se ho sofferto? Di più, mi sono dannata», aggiunge Rosanna Purchia, ex sovrintendente del Teatro San Carlo, oggi assessora a Torino.
A testimoniare l’impatto emotivo dell’ultima giornata di campionato, anche la scrittrice Viola Ardone: «Ero in aereo. Appena atterrati, tutti hanno acceso i telefoni. Avevano facce mosce, poi ci siamo rianimati».
Come racconta Dario Del Porto su la Repubblica Napoli, il cuore pulsante della città è già proiettato a Napoli-Cagliari, il match di venerdì che potrebbe valere lo Scudetto. Il ricordo del weekend scorso – con la contemporaneità di Parma e Milano – è ancora fresco, e la città vive in apnea.
Una città che cresce tra sport e opportunità
«Da tempo non ricordavo partite così emozionanti», ammette Bruno Siciliano, docente universitario di Robotica, presente al Tardini. Ma invita alla cautela: «Ora serve concentrazione. Il Cagliari arriverà al Maradona già salvo, ma anche a Como l’Inter non avrà vita facile».
L’ottimo momento del Napoli si inserisce in un contesto cittadino in forte espansione. La recente assegnazione della Coppa America di vela ne è la prova. «Ora si deve lavorare per rendere stabili questi successi», afferma Barbieri. «Servono infrastrutture: stadio, centro sportivo, settore giovanile. Il turismo è fondamentale, ma non sufficiente».
Purchia rivendica con orgoglio il ruolo centrale della città:
«Vorrei che noi napoletani l’amassimo come se ne innamorano quelli che vengono da fuori».
Tra questi, Tracy Roberts-Pounds, console generale USA a Napoli:
«Sono grata di aver vissuto in prima persona la grande vittoria di due anni fa. Un’esperienza indimenticabile».
Anche per Ardituro, la città sta crescendo:
«Lo Scudetto del 2023 è stato un volano. Oggi vediamo i frutti».
E Viola Ardone rilancia:
«Napoli ormai va avanti da sola. La storia calcistica non ne determina più i destini. Abbiamo imparato a festeggiare anche altro».
Napoli chiama il mondo, venerdì tutti con gli occhi sul Maradona
«Il calcio sta diventando sempre più popolare negli Stati Uniti – afferma Roberts-Pounds –. Oltre 17 milioni di americani rivendicano le loro origini italiane, molte delle quali napoletane. Tiferanno per il Napoli, ne sono certa».
Nel suo ufficio alla Direzione nazionale antimafia, Ardituro vive un derby personale:
«Tanti colleghi sono interisti. Da venti giorni fingiamo di non conoscerci», scherza.
E Purchia conclude con una riflessione poetica:
«Viviamo giorni di bellissima attesa. Soffriremo, ma va bene così. Come il cinese che guarda il fiume scorrere verso il mare. Perché è lì che va, verso il mare…».
Un finale tutto da scrivere
Nel frattempo, come ricorda Siciliano, bisogna riconoscere il grande lavoro di Conte:
«Questo campionato resterà nella storia».
E mentre il conto alla rovescia scorre, Ardone sorride:
«Cosa deve succedere venerdì?», domanda, già conoscendo la risposta.