Il Napoli ha fatto un magnifico percorso in Europa, che ha portato notti indimenticabili a Glasgow, Amsterdam e Francoforte, e ha guadagnato 82 milioni di euro.
L’importanza di vincere lo scudetto è indiscutibile, ma ciò che conta davvero per le casse del Napoli è la certezza del ritorno in Champions League, che garantisce già per il bilancio 2023-2024 un incasso minimo di 40 milioni di euro. Non è affatto male.
Dopo l’eliminazione ai quarti di finale, è il momento di fare i conti. Arrivare a Istanbul avrebbe significato altri 28 milioni di euro solo per i premi Uefa (senza contare i guadagni dallo stadio), ma anche vincere il campionato porta un bel assegno di 33,5 milioni di euro (tra il premio della Lega e quello dell’Uefa). In generale, per molti club italiani, queste cifre farebbero comodo davvero, non solo per la gloria ma anche per il denaro.
Grazie alla Champions League, il Napoli ha già intascato 82 milioni di euro, ma la cifra potrebbe aumentare quando verranno ricalcolati i premi del market pool (probabilmente di altri 5-8 milioni di euro), anche se la presenza di squadre italiane in semifinale abbasserà la quota del Napoli nella spartizione. Inoltre, non è incluso il guadagno di 5,5 milioni di euro dalle partite di Maradona. In sintesi, la Champions League è una fonte di reddito che vale 100 milioni di euro.
Non solo il Napoli ha stabilito un nuovo record per la sua partecipazione alla Champions League, guadagnando più di quanto abbia mai fatto in passato (68 milioni di euro durante l’anno degli ottavi in cui ha affrontato il Real Madrid), ma il presidente del club, Aurelio De Laurentiis, ritiene che queste cifre siano ancora troppo basse. Secondo lui, l’Uefa dovrebbe ridistribuire i premi in modo più equo e, inoltre, De Laurentiis propone di creare un supercampionato europeo tra le prime 6 delle cinque principali leghe del continente. Infine, il numero uno del club azzurro è convinto che giocare solo 10 partite europee fino ai quarti di finale sia inaccettabile e che ci debba essere una formula diversa e una ripartizione dei premi più equa.