Due facce dello stesso Napoli.
Scrive monti sulla Gazzetta:
[su_dropcap style=”flat” size=”4″] T [/su_dropcap]ra il preliminare di Champions e le gare di Europa League, prima Rafael e poi Andujar hanno incassato appena otto gol in dodici partite. Addirittura, il Napoli ha subito una sola rete nelle ultime
sette partite europee.
Ma perché in Europa il Napoli è un fortino ed in Italia un colabrodo? Innanzitutto, va detto che fin qui il valore degli avversari incontrati in campo internazionale è apparso davvero modesto,
ma a questo aspetto bisogna aggiungere che tatticamente il nostro campionato propone alla squadra di Benitez situazioni spesso intricate.
Difficilmente in Europa League il Napoli ha affrontato squadre chiuse che sfruttavano l’arma del contropiede, come ad esempio ha fatto in modo magistrale il Verona e come si appresta a
fare domani al San Paolo l’Atalanta del grande ex Edy Reja. Addirittura, nelle ultime 5 partite di campionato il Napoli ha preso otto gol. Con Palermo, Torino ed Inter si sono visti i soliti
errori: praterie lasciate alle ripartenze avversarie, disattenzioni sui calci piazzati ed errori dei singoli.
Adesso Rafa deve fare i conti anche con l’emergenza:
Albiol e Ghoulam sono squalificati, Strinic invece è infortunato. Per fortuna, però, Koulibaly ha recuperato e sarà della partita con al suo fianco uno tra Henrique e Britos.
Quest’ultimo è in ballottaggio anche con Mesto per la fascia sinistra. Insomma, per domani Benite ha gli uomini contati…e neppure una sfida europea sulla quale poter fare affidamento.