Milan-Napoli, il cuore del big match: Allegri e Conte si ritrovano dopo 12 anni
Milan-Napoli non è soltanto una partita di cartello: è, come scrive Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, «il libro che in qualche modo riscalderà e orienterà il campionato». Una sfida destinata a scavare solchi, colmare distanze o aprire prospettive inattese. Soprattutto, un incrocio che riporta dopo dodici anni faccia a faccia Massimiliano Allegri e Antonio Conte, tecnici che insieme hanno collezionato undici scudetti dal 2011, dominando la scena calcistica italiana nell’ultimo quindicennio.
Il cuore del match è a centrocampo: il 3-5-2 di Allegri contro il 4-1-4-1 di Conte. Due reparti tra i più forti d’Italia, se non d’Europa, in cui spiccano fisicità, idee, inserimenti e sacrificio. Il Corriere dello Sport sottolinea la presenza di due fuoriclasse assoluti come Modric e De Bruyne, ma anche la profondità dei blocchi: Anguissa, Lobotka, Fofana, Rabiot, McTominay e Politano, con alternative di lusso come Elmas e Loftus-Cheek.
In attacco, Allegri ritrova Leão dopo oltre un mese, mentre il killer di inizio stagione resta Pulisic, autore di tre gol e un assist nelle prime quattro giornate. Per Conte, il capocannoniere è De Bruyne con due reti, seguito da McTominay, Anguissa e altri centrocampisti che confermano quanto il contributo dalla mediana sia fondamentale.
Non mancano le difficoltà, soprattutto in casa Napoli: Conte deve fare a meno di Spinazzola, Olivera, Buongiorno e Rrahmani, con la difesa titolare ridotta ai minimi termini. Un rischio evidente dopo due gare sofferte contro Fiorentina e Pisa, con tre gol subiti. Dall’altra parte, il Milan si presenta con una retroguardia blindata: quattro clean sheet di fila, coppa compresa, dopo il ko d’esordio con la Cremonese.
Il palcoscenico di San Siro attende dunque il grande duello tattico tra Allegri e Conte, tra pressing, transizioni e duelli a centrocampo che potrebbero decidere non solo i tre punti, ma anche l’equilibrio di questo campionato.
