MAZZOLA PARLA AL MATTINO DI NAPOLI
Per questa Napoli-Inter vale più che mai la definizione che Italo Calvino ha coniato per i classici: “sono i libri che non hanno mai smesso di dire quello che hanno da dire.”
Vero Sandro Mazzola?
«Erano anni in cui dominavamo in Italia, in Europa e nel mondo: ma il fascino della trasferta al San Paolo era unico.
Valeva una gara con la Juventus o una con la Roma. Che duelli con Totonno Juliano e che caffé che preparava Gaetano…».
Benietz non sappiamo se lascia il Napoli…
«A Napoli , Rafa ha trovato tutte le condizioni per poter affermare le sue idee e il suo calcio. Mi pare, che abbia avuto davvero carta bianca e che l’ambiente lo adori.
Solo per questo, perché non è facile che tutto questo accada, gli consiglierei di restare a Napoli a lungo».
È vero che il ricordo più bello del San Paolo è una sconfitta?
«Esatto. Era ottobre del ’70 e il Napoli ci schiantò. Sul volo del ritorno io e Facchetti preparammo la tabella della rimonta e la facemmo vedere a Fraizzoli che la prese malissimo: ”siete dei bambini”, disse.
Noi alla fine dell’anno vincemmo lo scudetto.Quella figuraccia contro Altafini, Zoff,Sormani fu un vero choc per noi. Chissà come sarebbe andata a finire senza quel ko».
Chi è la sua favorita per la zona Champions?
«Credo che il Napoli abbia qualcosa in più anche della Roma. Il punto è la continuità: diciamo che in questi due mesi si gioca una specie di mini-torneo in cui non bisogna perdere di vista neppure Lazio e Fiorentina. Soprattutto i viola: che hanno una llenatore, Montella, che è davvero il mio preferito.
Però un appunto a tutti: troppi stranieri,ma che fine fanno i ragazzini italiani dei settori giovanili?»