Lutto atroce per Marco Tardelli: “È morta giovanissima” | La sua vita è cambiata per sempre

Tardelli (lapresse) - napolipiu
Marco Tardelli è una delle icone più rappresentative del calcio italiano, ma dietro i suoi successi si cela una storia personale segnata da un grande dolore.
Nato nel 1954 a Capanne di Careggine, un piccolo borgo toscano, Tardelli ha costruito la sua carriera con grinta e determinazione, diventando un simbolo della Nazionale italiana. Il suo urlo dopo il gol nella finale del Mondiale 1982 è rimasto nella storia, un’espressione autentica di gioia e passione.
Dopo gli anni da calciatore e allenatore, ha scelto di rifugiarsi nella natura, trovando a Pantelleria il luogo perfetto per ritrovare equilibrio e serenità.
In un’intervista rilasciata al “Corriere della Sera”, Tardelli ha raccontato quanto sia profondo il suo legame con la terra. “Un pezzo di terra, un orto, una fonte d’acqua”, ripeteva spesso Enzo Bearzot, il tecnico del trionfo mondiale. Parole che hanno sempre commosso Tardelli, il quale ha deciso di portarle nella sua quotidianità.
A Pantelleria ha piantato diversi ulivi, dando loro i nomi delle persone più importanti della sua vita, come i suoi genitori. Purtroppo per lui però le cose non sono andate sempre rose e fiori, e in passato un forte dolore personale lo ha segnato per sempre, cambiando appunto la sua vita.
Il dolore nascosto
Ma dietro l’immagine del campione forte e determinato, c’è un lato più intimo e vulnerabile. Tardelli ha rivelato un episodio doloroso del suo passato, ovvero la perdita di una sorella quando era ancora piccola.
“I miei genitori mi volevano femmina,” ha confessato. “Avevo già tre fratelli, ma una sorellina era morta da piccola. E noi maschi, per la disperazione di mia madre, giocavamo tutti.” Un ricordo toccante, che ancora oggi porta con sé come una ferita mai del tutto rimarginata.

La perdita atroce che lo ha segnato per sempre
La perdita prematura della sorella ha segnato la sua famiglia, ma ha anche rafforzato in lui il senso di appartenenza e l’amore per i legami più profondi. Attraverso la cura della sua terra e degli ulivi piantati a Pantelleria, Tardelli onora la memoria dei suoi cari, trasformando il dolore in un legame eterno con la natura.
Una storia di forza e resilienza, che mostra come anche i più grandi campioni abbiano cicatrici nascoste dietro ai loro trionfi.