L’ira di De Luca durante il consiglio regionale della Campania. Il governatore bacchetta chi ha offeso ingiustamente la regione.
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L’ira del presidente della Regione Vincenzo De Luca arriva al termine di quattro ore di confronti e interventi in Consiglio regionale, convocato in videoconferenza per un’informativa del governatore sul Coronavirus.
Una discussione resa pubblica dopo il termine della seduta.
Il governatore De Luca difende le scelte fatte, respingendo le critiche al mittente in un intervento contro tutta l’opposizione. De Luca insiste sul rischio e chiede tamponi per chi rientra dal nord, bacchetta chi ha offeso la dignità della Campania.
Il governatore ringrazia pubblicamente, tutti i medici e gli infermieri impegnati nella lotta al Covid. Un ringraziamento particolare il presidente lo ha riservato ai cittadini campani, per la grande maturità e compostezza mostrata durante la fase più critica di questa epidemia.
DE LUCA: “IL MIO DISPREZZO A CHI HA OFFESO AL CAMPANIA”
«Esprimo il mio totale disprezzo per coloro che sono intervenuti in questo dibattito offendendo la dignità della Campania.
Se la Campania si è salvata non è stato per un miracolo. Il governo regionale, ha buttato il sangue per tenere il contagio sotto controllo. Abbiamo retto solo per l’impegno straordinario di medici, infermieri, dipendenti pubblici e poi, permettetemelo, perché c’è stato un presidente che ha buttato il sangue dalla mattina alla sera. Voglio discutere con uomini che hanno onestà intellettuale e non con chi ignora i fatti».
Nella giornata in cui non si sono verificati altri decessi ed il numero di nuovi contagiati si è fermato a 21.
«I vostri interventi, spiega De Luca, sono come le lettere di Totò, pensate e scritte mesi fa, non durante l’emergenza. Una demagogia insopportabile. Io qua non parlo come centrosinistra, ma chi se ne strafrega del centrosinistra? Parlo da uomo che vuole collaborare con uomini in buona fede, non mi importa del centrodestra, del centrosinistra, del pipipi e del pipipà».
IO SONO DE LUCA
«I miracoli li abbiamo fatto noi. Siamo l’unica Regione che fa un piano economico sociale da 1 miliardo di euro e alcuni consiglieri criticano? Prima la litania era pensare ai poveri e all’economica, allora? Un eminente statista in questo Consiglio mi ha detto che non dobbiamo sostenere l’economia passiva ma quella attiva. Attivo-passivo sono concetti equivoci, ma che vuol dire? Loro si presentano come centrodestra, io invece mi presento come De Luca, non sono più niente. Mi avete sottratto due ore di tempo per fare altre ordinanze in vista del 4 maggio».
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INIZIA LA FASE 2
Intanto resta altissima l’attenzione per la Fase 2. Le misure sono state decise nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza con il prefetto di Caserta, Raffaele Ruberto, il questore, Antonio Borrelli, il direttore dell’Asl di Caserta, Ferdinando Russo, e il sindaco, Carlo Marino, anche come presidente Anci Campania. Una task force messa in piedi per «mappare» le persone che a partire dal 4 maggio faranno ritorno dal Nord e di conseguenza evitare la diffusione del Covid19.
«Gli uomini della Polstrada controlleranno tutte le uscite autostradali sul territorio del Casertano, quindi all’uscita di Caianiello, Capua, Caserta Sud e Caserta Nord. Tutti coloro che rientreranno compileranno un modulo con i dati e andranno in quarantena fiduciaria. Dobbiamo definire altre ordinanze perché il 4 mattina avremo problemi drammatici, a cominciare dai trasporti»
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