La squadra è in forma e le motivazioni rispetto a qualche mese fa sono nettamente maggiori al netto della pandemia: ci si prepara ad un finale di fuoco.
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E fu così che ripartì. Facendo i debiti scongiuri, tra un virus che sembra diminuire d’intensità ed un’allerta che non può certo scomparire, la Serie A e la Coppa Italia con tutta probabilità si concluderanno.
Troppo forti evidentemente le motivazioni economiche, e non così grave la situazione negli ospedali come qualche mese fa da non permettere la disputa del resto delle gare.
Sarà un calcio totalmente diverso questo calcio estivo, in cui si giocherà ogni tre giorni. La profondità della rosa sarà molto più importante che in situazioni normali ed in cui il vantaggio del fattore campo, come visto in Bundesliga, è minore rispetto a prima, anche se in questi giorni si parla di una possibile riapertura parziale delle tribune.
In tutto ciò, in questa nuova dimensione che nessuno al mondo avrebbe previsto ad inizio gennaio, il Napoli ha l’opportunità di trasformare una stagione sportivamente maledetta in un anno di transizione togliendosi diverse soddisfazioni. Innanzitutto, la Coppa Italia: una competizione che vede gli azzurri avere molte possibilità di vittoria, avendo essi vinto la semifinale di andata al Meazza contro l’Inter. Un trofeo dopo tanti anni sarebbe un meritatissimo premio per una generazione di talenti che dopo il 2015 non ha ancora vinto nulla.
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Una settimana più tardi inizierà il campionato e la squadra potrà riscattare una partenza al rallentatore provando a vincere quante più gare possibili per magari attentare al quarto posto. Sebbene l’Atalanta sia per ora distante nove punti con una gara in meno da giocare. Non va dimenticato che le alternative di qualità in rosa sono tantissime in tutti i reparti dalla porta all’attacco, e che i metodi di allenamento sviluppati dallo staff di Gattuso negli ultimi anni sono presi ad esempio da molti grazie ai risultati eccellenti ed alle risposte positive degli stessi giocatori. Mai prima d’ora tali fattori potranno essere decisivi e anche se le avversarie agguerrite non mancano, i nostri si giocheranno le loro chance: soprattutto in un torneo che negli ultimi anni ha visto diminuire il numero di pareggi e aumentare la media gol. Se si pensa che l’anno scorso il 51% delle partite ha conosciuto almeno tre gol a incontro (Fonte: Sportytrader), le sorprese sono dietro l’angolo. A sommarsi a ciò la consapevolezza dei propri mezzi che potrebbe derivare da un’eventuale vittoria in Coppa Italia, che se da un lato garantirebbe un posto in Europa League (rendendo quindi irrilevante classificarsi quinti od ottavi) dall’altro potrebbe spingere la squadra a tentare ulteriormente l’assalto alla Champions, specialmente se la terza e la quarta partita contro le dirette avversarie Roma e Atalanta dovessero essere vinte.
Una ripresa dunque tutta da seguire, a porte chiuse o meno!