Il canto di Partenope ha conquistato l’Italia

Dopo una notte di festa e una giornata sospesa tra sogno e realtà, Antonio Conte si sarà chiesto se tutto quello che ha vissuto fosse una visione o una dolcissima verità. Due volti di Partenope – quello cinematografico, firmato Sorrentino, e quello calcistico, firmato Conte – si sovrappongono in una Napoli che ha celebrato lo scudetto come solo lei sa fare: con le lacrime agli occhi e la musica nel cuore.
Come racconta Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, la città si è tinta d’azzurro per una sfilata senza precedenti: circa 200.000 persone hanno invaso il Lungomare, esplodendo di gioia per il quarto titolo della storia partenopea. Una festa che ha voluto abbracciare non solo i tifosi assiepati al Maradona venerdì scorso – poco più di cinquantamila fortunati – ma anche chi aspettava da mesi di toccare con mano questo sogno.
Un viaggio tra mare e città, Conte con la bandiera dell’angelo azzurro
Alle 15, l’arrivo al Molo Luise a bordo di un aliscafo Snav, scortato da gommoni e da una marea di barche festanti. Una scena da film, un vero spettacolo galleggiante. Tra i volti più scatenati quelli del presidente De Laurentiis, del ds Manna, dello staff tecnico e medico, dei comunicatori, dei magazzinieri: tutti uniti per celebrare una squadra che ha fatto l’impresa.
Antonio Conte, felice e commosso, ha sventolato una bandiera con il volto di Daniele, l’«angelo azzurro» scomparso il giorno della vittoria di Firenze, simbolo silenzioso di questa corsa al tricolore. Un gesto che ha dato alla festa una dimensione più profonda, intima, toccante.
Una macchina organizzativa impeccabile
La sfilata lungo i due chilometri e mezzo che separano via Sannazaro da piazza Vittoria si è svolta in modo impeccabile. Mandarini sul Corriere dello Sport sottolinea l’eccellente lavoro organizzativo guidato da Tommaso Bianchini, Chief Revenue Officer del club, affiancato dal team marketing e da Gian Luca Baiesi per le Operations. Un piano curato nei minimi dettagli: dai tragitti via mare e terra alla pellicola dei bus, tutto orchestrato in sinergia con Prefettura, Questura e Comune.
Due anni fa, nel 2023, un’idea simile era sfumata ancora prima di nascere. Stavolta, invece, Napoli si è regalata una passerella memorabile. La felicità era negli occhi di tutti: De Laurentiis, Conte, i dirigenti, i calciatori. Hanno preso un pezzetto di cielo azzurro e se lo sono messo in tasca. E resterà loro per sempre.
Il gran finale: champagne e sogni a Posillipo
La giornata si è chiusa a Posillipo con un grande party privato: seicento invitati, cena, torta, brindisi con champagne e la consegna del premio scudetto alla squadra. Una serata che ha messo il sigillo su una cavalcata straordinaria. E mentre Napoli si addormentava tra cori e applausi, Conte – chissà – avrà capito che no, non era un sogno. Era la sua realtà.