Victor Osimhen piace a tanti top club sul calciomercato. Si parla di Manchester United e Chelsea pronte a comprare il giocatore del Napoli.
A radio Marte è intervenuto Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello Sport: “Napoli e il Napoli vivranno una gran bella domenica anche se bisogna inserire la variabile dell’imprevedibilità del calcio. Io non penso che la Salernitana voglia recitare il ruolo di vittima sacrificale pur trovandosi in una posizione non eccessivamente a rischio. Non sono convinto di quanto è accaduto in questi giorni, visto che è un bel po’ che il Napoli ha cucito lo scudetto al petto. Forse si poteva fare ben altro. Io credo che non si possa macchiare questo clima di gioia e trasformarlo in un clima di pessimismo che è quello che è stato fatto in questi giorni. C’è stata un’organizzazione che ha tenuto presente esageratamente l’aspetto più crudo dell’euforia di massa. Per me c’è solo il rischio di una sovraeccitazione non di incidenti. Secondo me non esistevano le condizioni per spostare la partita, non c’era nessun motivo. Se il Napoli avesse giocato sabato ed avesse vinto la gente sarebbe tornata a casa e per festeggiare avrebbe comunque aspettato il risultato di Inter-Lazio”.
“Giuntoli ha un anno di contratto e credo che abbia dimostrato tante cose, cancellando alcune scelte del passato. Ha fatto un mercato che dal punto di vista storico credo non abbia precedenti, nella strategia prevede anche la condivisione di De Laurentiis e Spalletti, ma le indicazioni sono quelle di Giuntoli. Anche quando la società ha deciso di fare a meno di nomi importanti il direttore non ha perso la calma perché aveva già l’agenda piena di nomi. Nomi che nessuno nel calcio è andato a scovare con la sua stessa tenacia. Forse non è stato perfetto agli inizi ma ha avuto un percorso di crescita straordinario, impressionante.
Se questo Napoli è migliorabile? Tutto è migliorabile, ogni squadra lo è; finiscono i momenti, i cicli come nel Napoli l’anno scorso. Questo Napoli ci ha fatto scoprire le diverse anime del calcio dove ci sono i manager che non si innamorano dei calciatori e ci sono i tifosi che hanno il diritto di innamorarsi dei propri beniamini. Ed è giusto così perché se togliamo al calcio il sentimento saremmo tutti più poveri. Il Napoli ha insegnato ai suoi tifosi che esiste sempre un domani e che non c’è strada che non possa separarsi. Detto questo non sono così sicuro che Osimhen vada via”.