Gazzetta dello Sport: “Napoli, i big spremuti”

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In un campionato che ha visto il Napoli vivere momenti altalenanti, ci sono due certezze assolute: Giovanni Di Lorenzo e Amir Rrahmani. Come sottolineato da Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport, i due difensori azzurri sono stati gli unici a non perdere mai un minuto in questa stagione. 26 partite su 26, 2340 minuti giocati senza soste, un dato impressionante che testimonia la loro centralità nel progetto di Antonio Conte.

Di Lorenzo e Rrahmani, i maratoneti del Napoli
La loro presenza costante non è solo un dato statistico, ma il segnale di una squadra che si è aggrappata a loro nei momenti difficili.

«Il Napoli è loro, l’esterno destro (o braccetto) e il centrale. Gli instancabili trascinatori di una squadra che, prima di finire nelle sabbie mobili di febbraio, aveva macinato chilometri su chilometri.»

Accanto a loro, la difesa ha visto l’inserimento graduale di Buongiorno (1592 minuti) e la rotazione sulla fascia sinistra tra Olivera (1577’) e Spinazzola, ma il vero zoccolo duro è rimasto invariato.

La formazione scolpita nelle gerarchie di Conte
Senza impegni europei e con la Coppa Italia sfumata contro la Lazio, Conte ha dovuto lavorare su un gruppo ben definito, con gerarchie chiare.

«Le certezze del passato hanno costruito una curiosità che si eleva a rimpianto: Kvicha Kvaratskhelia è ancora un titolare, anche se i suoi 1291’ sono meno dei 1931’ di Politano e dei 1874’ di Lukaku.»

Il paradosso è che il georgiano, protagonista del Napoli campione d’Italia, ha giocato più minuti di Neres (1142’), colui che dovrebbe essere la sua alternativa.

La linea netta tra titolari e riserve
I numeri parlano chiaro: il Napoli ha una formazione titolare consolidata e una linea di demarcazione netta tra chi gioca sempre e chi ha trovato poco spazio.

«L’ultimo dei titolari (per minutaggio) è Juan Jesus, che con l’assenza di Buongiorno ha collezionato 1069 minuti da protagonista. Dall’altra parte, Gilmour si è fermato a 593’, Billing è appena calato nella parte (62’), e Rafa Marin ha visto il campo solo per 5 minuti.»

Napoli, l’ossatura per il finale di stagione
Con 12 giornate ancora da giocare, Conte sa di poter contare su un blocco solido e rodato. Di Lorenzo e Rrahmani continueranno a essere il riferimento difensivo, mentre il recupero di McTominay (2006’), Lobotka (2025’) e Anguissa (2354’) sarà fondamentale per il centrocampo.

Il Napoli, nel bene e nel male, si affida ai suoi leader.