Leggende di Napoli

Conosci la storia del fantasma di palazzo Spinelli ai tribunali

Il fantasma di palazzo Spinelli ai tribunali. Secondo al leggenda il fantasma di Bianca, la bambina murata viva si aggira per il palazzo, c’è chi giura di sentire nottetempo le sue urla, il suo strazio impresso nel tempo.

  • Palazzo Spinelli Laurino è stato costruito nel XV secolo, porta con sé un’affascinante storia che intreccia realtà e leggenda.
  • Il palazzo fu restaurato nel 1767 dal Duca di Laurino, Troiano Spinelli (da cui ha preso il nome).
  • Ai lavori di restauro – che hanno reso l’edificio così come è oggi – hanno partecipato Ferdinando Fuga e l’architetto Ferdinando Sanfelice, famoso per le sue scalinate a doppia rampa.
  • Palazzo Spinelli è l’unico edificio a Napoli ad avere un cortile a forma ellittica.

IL FANTASMA DI PALAZZO SPINELLI AI TRIBUNALI

Si narra che palazzo Spinelli facesse parte di un complesso residenziale appartenuto all’umanista Giovanni Pontano, la cui cappella si trova non a caso lì a due passi. Avanzando ci accoglie una scala a due rampe; vera e propria scenografia frutto dei rimaneggiamenti settecenteschi a opera di Ferdinando Sanfelice. Non meno di stucco ci lascia il cortile ellittico ad arcate; otto bassorilievi e dodici statue allegoriche ci scrutano dall’alto.

Il fantasma di palazzo Spinelli di Laurino. È lì, da qualche parte, tra le stanze originarie del Cinquecento, ma nessuno l’ha mai trovata. Eppure c’è chi giura di sentire nottetempo le sue urla, il suo strazio impresso nel tempo a cogliere l’attimo del suo atroce destino.




LA BAMBINA MURATA VIVA

Si racconta che nel corso del XVIII secolo una bimba rimasta orfana e adottata dal Duca di Laurino. Bianca era una bambina bellissima e dolcissima, e aveva un ottimo rapporto con il duca.

Rapporto che però non piaceva alla moglie Lorenza. La marchesa, una donna crudele e cinica, era gelosa per le grandi attenzioni che suo marito dedicava alla bambina. Per questo motivo, probabilmente, la prese al suo servizio facendola diventare sua damigella. Si narra che poco prima della partenza per la guerra, il Duca Spinelli si recò dalla tirannica moglie per salutarla, ma lei non gli rivolse alcun cenno di considerazione.

Così il gentiluomo, uscendo dalla stanza di corsa e pieno di rabbia, si ritrovò ad incrociare attraverso lo specchio lo sguardo dolce della bella Bianca, che si trovava lì per pettinare sua moglie.

Lo sguardo innocente e pieno di compassione della bambina fece innervosire la marchesa Lorenza, la quale decise di punire Bianca facendola murare viva nella sua stanza. Si dice che la bambina, prima di essere lasciata al suo destino, pronunciò queste ultime parole: “Famme pure mura’ viva, ma in allegrezza o in grannezza tu me vidarraje”.

IL FANTASMA DI BIANCA

Da allora, il fantasma di Bianca appare come presagio di gioie e disgrazie: lo spettro ha una veste bianca e nel caso di sventura si presenta con il volto coperto da un velo nero. Pare che ancora oggi Bianca vaghi per le stanze del palazzo, e che sia stata vista piangere sulle scale.