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ESCLUSIVA – Empoli-Napoli, il doppio ex Roccati: "Gli azzurri non devono porsi limiti, i tifosi partenopei mi sono rimasti nel cuore"

L’ex portiere piemontese in esclusiva ai nostri microfoni

 

Giunse all’ombra del Vesuvio nell’estate del 2001 dopo l’esperienza nella Premier scozzese col Dundee per giocarsi il posto da titolare con Francesco Mancini in maglia azzurra, ma una serie di infortuni ne hanno pregiudicato le prestazioni, limitandone lo spazio che avrebbe meritato: Marco Roccati è stato uno dei portieri che ha tenuto alto l’onore degli estremi difensori italiani degli anni ’90.

Ad Empoli è esploso, a Perugia si è confermato, con la Fiorentina ha vissuto nel 2006 l’ultima stagione in Serie A. Successivamente ha giocato nelle categorie minori, chiudendo la carriera nel 2008 alla Canavese, società allora militante in Serie C2.

Empoli-Napoli. Gli azzurri, in caso di successo, potrebbero ritrovarsi in piena zona Champions: il secondo posto è un obiettivo ancora raggiungibile per gli uomini di Benitez? “Il team partenopeo è in una condizione psico-fisica ottimale, può puntare a qualsiasi obiettivo. E’ una squadra forte che, dopo, le titubanze iniziali, è riuscita a trovare il giusto equilibrio. Il secondo posto è a solo 3 lunghezze: attualmente Lazio e Roma non sono ai livelli del club di patron De Laurentiis”.

Che insidie nasconde il match in programma giovedì sera allo stadio “Castellani”? “L’unico pericolo che corre il Napoli è sottovalutare l’avversario. L’Empoli in casa è una compagine che sa farsi rispettare, ma Higuain & Co. hanno da temere solo se stessi”.

Empoli-Napoli è anche Sarri vs Benitez. Il tecnico dei toscani ha le qualità per poter eventualmente sostituire lo spagnolo in caso di una sua partenza a fine stagione? “Non credo che Sarri in questo momento sia in lizza per sbarcare nel capoluogo campano, ma Benitez, nonostante le grandi prestazioni che la sua equipe sta mostrando al pubblico del ‘San Paolo’, potrebbe trovare una nuova collocazione da luglio”.

Luigi Sepe, in estate, tornerà a casa madre dopo l’ottimo campionato da titolare disputato in Toscana. Potrebbe essere lui il nuovo numero 1 del Napoli? “Sepe ha dimostrato il suo potenziale e credo sia un ottimo portiere, ma non credo sia il momento adatto per farlo rientrare in una piazza così ambiziosa, affidandogli le chiavi della porta azzurra. Si correrebbe il rischio di bruciarlo, ma il mio sogno è di vedere quanti più estremi difensori di nazionalità italiana sui campi della Serie A”.

Il suo ricordo più bello in maglia azzurra? “Napoli è una città meravigliosa, ho ancora moltissimi amici e ci torno sempre volentieri. Ricordare quei tempi è sempre commovente, nonostante non sia riuscito a dimostrare il mio valore a causa di numerosi problemi di natura fisica. I tifosi sono stati sempre al mio fianco. Il match contro la Salernitana con l’impianto di Fuorigrotta strapieno mi fa venire la pelle d’oca a distanza di anni, ma vi sono altri mille ricordi che porto custoditi nel cuore  e nella mente”.

Il suo saluto ai tifosi napoletani? “Sono unici, di un altro pianeta. Vanno conosciuti e mai dimenticati. Se gli dai tutto sanno apprezzarti come nessun altro. C’è un’atmosfera al ‘San Paolo’ dai sapori importanti…”.

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