Eindhoven, 250 tifosi del Napoli espulsi: «Trattati come delinquenti»
Tifosi del Napoli - fonte LaPresse - Napolipiu
EINDHOVEN — «Trattati come dei delinquenti». È bufera dopo l’espulsione di oltre 250 tifosi del Napoli da Eindhoven, colpiti da fogli di via “preventivi e precauzionali” emessi dalla polizia olandese. Nessuno scontro, nessuna violenza: solo la paura di disordini. Ma, come racconta Pino Taormina su Il Mattino di Napoli, per molti italiani è stata «una vera e propria caccia all’uomo».
Fin da lunedì sera, un’ondata di arresti e fermi ha coinvolto oltre 230 ultras appena arrivati in città. I legali preparano i ricorsi. «Un abuso — spiega l’avvocato Emilio Coppola, difensore di diversi tifosi — sono stati marchiati con un numero sulla mano per essere identificati».
L’eurodeputato Alberico Gambino (FdI-ECR) parla di «misura sproporzionata». Dal M5S, Dario Carotenuto annuncia un’interrogazione a Bruxelles: «Chiederemo conto alla Commissione europea, è una grave discriminazione».
Anche il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, interviene con un post sui social: «Il Napoli tornato in Champions merita i suoi tifosi al seguito. Nel rispetto delle regole, questo diritto va garantito in Europa come in Italia».
La “zona rossa” e i controlli
Da lunedì pomeriggio, quasi tutto il centro di Eindhoven — dalla piazza della cattedrale di Santa Caterina fino alla stazione — è stato dichiarato zona rossa. Qui la polizia, forte di un’ordinanza comunale sull’ordine pubblico, ha potuto fermare, perquisire e allontanare chiunque ritenuto “a rischio”, anche senza prove di reato.
In poche ore, circa 250 tifosi napoletani sono stati allontanati dalla città, alcuni in possesso di biglietti falsi o non intestati, altri semplicemente trovati con sciarpe e maglie azzurre. Solo quattro i fermati olandesi.
Alla fine, il settore ospiti dello Stadio Philips è rimasto semivuoto: dei 1600 attesi, molti non sono riusciti ad entrare.
«Un arresto di massa»
«È stata una vera epurazione», denuncia un gruppo di tifosi, mentre il racconto dei presenti parla di un clima di tensione crescente. «Per strada ci fermavano uno a uno — spiega lo scienziato Bruno Siciliano — mi hanno puntato addosso un riflettore, mai visto nulla di simile».
Chi era senza biglietto è stato obbligato ad abbandonare Eindhoven «entro due ore». Ai supporter veniva consegnata perfino una mappa con le strade vietate al passaggio.
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha confermato che «l’ambasciata italiana sta assistendo i tifosi fermati» e che la polizia olandese ha allontanato «chiunque non avesse biglietti regolari».
Molti raccontano, però, di essere stati fermati anche fuori dalla zona rossa: «Hanno fermato persone persino fuori città», afferma Criscitelli del Napoli Club Bologna.
A supportare le forze olandesi, anche la Digos di Napoli, inviata per monitorare la situazione.
Una trasferta che doveva essere di sport e passione si è trasformata, conclude Il Mattino di Napoli, in «una giornata di schedature, numeri sulle mani e divieti» che ora rischia di diventare un caso diplomatico.
