De Napoli: “Scudetto? 70% Napoli, 30% Inter. Conte ha fatto un capolavoro”
Non è finita finché non è finita. Ma stavolta, a sentire Nando De Napoli, l’inerzia è cambiata davvero. Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, intervistato da Antonio Giordano, l’ex centrocampista del Napoli si sbilancia: «70% per il Napoli, 30% per l’Inter. I pronostici si sono capovolti. Conte è stato bravissimo: li ha tenuti vivi, li ha portati in vetta. E non si farà sfilare il trono».
Il ricordo dell’88 e la rivincita del ’90
De Napoli non dimentica: «La stagione 1987-88 brucia ancora. Eravamo primi, mancavano cinque giornate, e poi crollammo. Ma nel ’90 ci siamo presi la rivincita con la fatal Verona per il Milan e la vittoria nostra a Bologna. Almeno quella cicatrice si è chiusa».
E stavolta? «Siamo agli sgoccioli, il calendario può sembrare agevole ma non è semplice. Lecce e Parma sono avversari tosti. Però Conte ha dato una mentalità vincente, ha preso il comando della squadra e anche della città».
Il merito? Anche alla società
De Napoli sottolinea anche il lavoro del club: «Il Napoli sbaglia poco o nulla. Hanno un occhio unico per gli acquisti: oggi lo scozzese McTominay, prima Kvara, prima ancora altri nomi azzeccatissimi. De Laurentiis? Non è solo fiuto. Per restare ai vertici così a lungo serve metodo e struttura».
McTominay come Bagni?
L’ex mediano paragona il centrocampista scozzese a uno dei suoi storici compagni: «Non so bene che ruolo abbia, è mezzala, incursore, attaccante aggiunto. È un cavallo vincente. Fisicamente è molto diverso, ma mi ricorda il Bagni del nostro primo scudetto».
Il segreto del Napoli? Conte
Per De Napoli, il vero segreto è Antonio Conte: «Ha trasformato una squadra non eccelsa in un gruppo convinto, competitivo, solido. Ha conquistato l’ambiente, è un leader naturale. E viene pagato per vincere, non per partecipare».
Campania da sogno
Non solo Napoli: «Avellino è tornato in Serie B, sono felice per loro. Juve Stabia ai play-off per la A, Benevento e Giugliano sognano la promozione. E occhio alla Salernitana, che può salvarsi nonostante tutto».
Meglio in poltrona
Infine, un’ammissione sincera: «Non vado allo stadio, preferisco la poltrona. Se va male, mi sentirei in colpa. Ma a oggi, mi pare difficile che il Napoli cambi la scena. Anche se, per scaramanzia, non lo dico troppo forte…».
