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Corbelli e Ferlaino volevano Baggio, ma un particolare non rese possibile il passaggio.

Corbelli e Ferlaino volevano Baggio. Il divin codino è stato vicino al Napoli, ma un solo particolare rese impossibile  il trasferimento.

Di: Redazione

Corbelli e Ferlaino volevano Baggio

NAPOLI- Baggio festeggia cinquant’anni e le storie legate al divin codino escono come i funghi dopo la pioggia.

Non sempre Napoli ha applaudito le stelle delle avversarie. Lo fece per Baggio, ormai trentenne, quando venne al San Paolo col Milan di Sacchi il 9 marzo del‘ 97. Non c’era feeling con Arrigo, che lo portò in panchina e lo fece giocare negli ultimi undici minuti.

Lo stadio San Paolo  applaudì mentre sugli spalti comparvero sacchi neri per la spazzatura, uno sprezzante messaggio all’allenatore di quel Milan che aveva tolto lo scudetto a Maradona nell’88 e che adesso non faceva giocare Roberto.

Un particolare non rese possibile il passaggio in azzurro

Per lui stava per aprirsi una porta a Napoli nel 2000. C’erano due patron, Corbelli e Ferlaino, che avevano scelto Zeman dopo la promozione della squadra in A. Sognavano il colpo anche per il campo dopo quello (teorico) per la panchina.

Baggio si era svincolato dall’Inter (anche con Lippi il rapporto non era stato idilliaco) e il suo nuovo procuratore Vittorio Petrone, alla ricerca di un club di prestigio, ragionò sulla proposta del Napoli.

Non si arrivò alla firma del contratto, al di là delle perplessità del boemo per l’adattamento al 4-3-3, perché Baggio guadagnava 4 miliardi di lire a stagione. Troppi, ma non per Gino Corioni, il proprietario del Brescia, che si fece questo lussuoso regalo e portò il Divin Codino in provincia, dove offrì le ultime magie nella squadra di Carletto Mazzone.

Fonte: il Mattino -youtube-redazione napolipiù

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