Il durissimo sfogo del tecnico nello spogliatoio di Verona ha rappresentato la scintilla della rinascita azzurra.
“Come fate a non avere fame dopo un decimo posto e una stagione da schifo?”. Con queste parole Antonio Conte ha scosso l’orgoglio del Napoli nella caldissima notte di Verona, dando il via alla rinascita azzurra.
Come riporta Il Mattino, in quel momento è nato il nuovo corso partenopeo. Un progetto che oggi vede gli azzurri in vetta alla classifica, ma che affonda le radici in quel confronto durissimo durante il ritiro estivo.
Lo scossone di Conte
Il tecnico salentino ha colpito nell’orgoglio soprattutto i veterani, quelli che avevano già vinto con la maglia del Napoli. Un richiamo alle responsabilità che ha toccato le corde giuste: “Tutti spingono dalla stessa parte, tutti ci credono, tutti corrono, pressano, tirano, lottano“, scrive il quotidiano napoletano.
Il primo posto attuale del Napoli non è frutto del caso. È il risultato di un percorso fatto di insegnamenti tecnici ma soprattutto di gestione degli uomini. Conte ha riacceso quella “fiamma interiore” di cui parlava dal primo giorno, trasformando una squadra demotivata in un gruppo affamato di vittorie.
Il lavoro dietro le quinte
Per un mese e mezzo Conte, insieme al suo staff composto da Oriali e Stellini, ha plasmato una squadra in costruzione. Dopo le amichevoli con Casertana e Cavese, il confronto decisivo con il ds Manna: servivano rinforzi immediati per evitare un’altra stagione di sofferenze.
L’idea del mister era chiara fin dall’inizio: costruire un gruppo di 16-17 giocatori affidabili, con Lukaku al centro dell’attacco al posto di Osimhen. Una visione che oggi sta dando i suoi frutti.