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Come gioca Stanislav Lobotka: pregi e difetti del nuovo acquisto del Napoli

Come gioca Stanislav Lobotka: tozzo e capace di resistere agli avversari, baricentro basso e mobilità ma anche qualche lacuna nelle giocate forzate. 

 

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Stanislav Lobotka al suo primo anno di Liga veniva considerato uno dei migliori prospetti del calcio europeo, tanto che il Celta Vigo lo aveva blindato con una clausola rescissoria da 50 milioni di euro. Ora il Napoli lo ha comprato, ci aveva provato per il dopo Jorginho ma Ancelotti si oppose. Come gioca Stanislav Lobotka? Il centrocampista slovacco è un metodista, vertice basso di un centrocampo a tre, ruolo in cui abbinare tecnica e intelligenza è fondamentale. Tra le caratteristiche principali di Lobotka c’è quella di sapersi muovere senza palla, uscendo dalla marcatura avversaria quel tanto che basta per farsi consegnare la palla, predisponendosi già con il corpo per ricevere il passaggio. Un movimento che pare semplice ma che né Allan, né Fabian Ruiz riuscivano a fare con semplicità e naturalezza.

Come gioca Stanislav Lobotka: movimento con e senza palla

Nel primo anno al Celta Vigo, Stanislav Lobotka faceva dei movimenti per agevolare la circolazione della palla. Si abbassava quando le mezz’ali si alzavano per venire a prendere e agevolare la manovra. Senza palla sa sia mettersi nei pressi della linea laterale per ricevere il pallone, ma sa anche trovare lo spazio tra i due attaccanti che vanno a pressare la difesa. In questo modo Lobotka tenta di facilitare il compito di difensori e portiere che devono cominciare l’azione. Ma come gioca Stanislav Lobotka con palla al piede? Il baricentro basso permettono al nuovo acquisto del Napoli di predisporre più facilmente il corpo per girarsi e puntare la porta. Quel movimento lo aiuta a saltare il primo pressing, con la palla al piede poi è libero di aumentare la falcata puntando la porta. Così può decidere se effettuare un filtrante per il compagno, oppure scaricare sul lato.

Lobotka interdizione e difetti

Tra i compiti del metodista, in particolare quello ricercato da Gattuso, c’è quello di mettersi sulle linee di passaggio. Lobotka ha dimostrato di saper svolgere questo compito, cercando di intercettare le linee di passaggio degli avversaria con movimenti preventivi. Non disdegna di correre indietro e recuperare palloni. Quando si pensa a come gioca Stanislav Lobotka, non bisogna pensare ad un grande uomo assist o dai lanci stratosferici alla Pirlo. Il suo compito è quello di smistare palla, proteggere la difesa e cercare l’imbucata per il trequartista. Proprio quest’ultimo è anche uno dei difetti di Lobotka che talvolta forza troppo la giocata in verticale, rischiando di scoprire la difesa alle ripartenze avversarie. Una prerogativa che ha cercato di mitigare nell’ultimo anno al Celta Vigo, ma che resta ancora innata. Lo slovacco, in alcuni momenti del gioco, dovrebbe essere più riflessivo e meno frettoloso.