Champions e Copa America in bacheca, ma solo 7 presenze in Serie A | Oggi è finito dietro le sbarre
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Un palmarès ricco, fatto di tanti trofei, anche prestigiosi. Poi il declino sino all’ultimo scellerato episodio che lo ha visto coinvolto.
Vinse la Champions League e la Copa América, ma al contempo collezionò pochissime presenze nel campionato italiano: il suo curriculum splendente di trofei è rimasto in parte “in ombra” quando si tratta di Serie A. Dopo aver iniziato con grandi promesse in Brasile, si impone in Europa da giovanissimo, passando per un club portoghese che lo lancia tra i professionisti: il Porto.
Il grande salto lo compie firmando per una squadra inglese di primissimo piano come lo United, dove ottiene: Premier League, Champions, Club World Cup, Supercoppe e altri titoli nazionali e internazionali. Tuttavia, non riesce mai a trovare continuità in Italia: appena sette presenze in Serie A.
Negli ultimi anni da calciatore, dopo l’esperienza nel club inglese, fa ritorno in patria, giocando per squadre brasiliane come l’Internacional il Coritiba e infine passa in Turchia all’Adana Demispor. L’età e gli infortuni, insieme ad una forma non più brillante, lo portano a ritirarsi relativamente giovane.
A complicare il quadro, nella sua vita privata emergono problemi economici e giudiziari: un tribunale brasiliano lo ha condannato. È una caduta che sorprende, considerata la traiettoria di gloria degli anni d’oro.
Il dilemma
Così, il contrasto tra quanto vinto e quanto dimostrato sul campo in Italia diventa un nodo difficile da sciogliere: trofei internazionali che pesano sugli scaffali, ma in Serie A solo qualche prestazione sparsa. A questo vanno sommate le vicende giudiziarie che lo vedono coinvolto.
E oggi, dietro le sbarre, c’è molto più di un uomo in difficoltà. Un passato che rende l’attuale situazione ancor più drammatica, perché il divario tra il potenziale mostrato e la realtà odierna appare troppo ampio.

Di chi si tratta
Nello specifico la giustizia brasiliana ha disposto l’arresto di Anderson Luís de Abreu Oliveira per il mancato pagamento degli alimenti ai suoi cinque figli. Il debito, che supera il milione di reais (circa 160 mila euro), potrebbe costargli fino a 30 giorni di carcere se non saldato interamente. Un epilogo amaro per chi in passato aveva alzato trofei prestigiosi in Europa.
Cresciuto calcisticamente come già annunciato nel Grêmio, il centrocampista approdò al Porto e poi al Manchester United, dove vinse il Golden Boy nel 2008 senza mai però imporsi del tutto. Anche la parentesi italiana con la Fiorentina fu breve e poco incisiva.
