L’esperto Vettosi analizza la recente spesa del Napoli e il suo impatto sul bilancio, sottolineando un aumento significativo degli stipendi.
Il bilancio del Napoli continua a essere al centro del dibattito calcistico, con l’ultimo focus dell’esperto Fabrizio Vettosi che mette in luce le recenti manovre economiche e strategiche della società partenopea. Intervenuto ai microfoni di Radio Marte, Vettosi ha fornito una panoramica dettagliata sull’attuale situazione finanziaria del club e sull’impatto delle recenti spese sul monte ingaggi.
Una Posizione finanziaria solida
Secondo Vettosi, il Napoli ha mantenuto una posizione finanziaria molto positiva grazie alla gestione oculata degli ultimi vent’anni. “Il Napoli ha una posizione finanziaria molto florida, frutto dei bilanci degli ultimi vent’anni, in cui è stato gestito con grande sostenibilità ed attenzione alla valorizzazione dei calciatori acquistati. La strategia del Napoli, oggi, è imitata da molti club, compresi Juventus e Roma , che puntano su dei giovani per avere plusvalenze importanti negli anni. Tutto ciò ha fatto sì che il Napoli, alla fine dell’esercizio scorso, avesse un bilancio con una posizione finanziaria stimata positiva, con in cassa circa 180 milioni di euro. Il Napoli aveva una significativa somma da spendere e l’ha investita quasi totalmente, assorbendo gran parte del bottino che aveva. I giocatori acquistati, poi, non sono stati pagati tutti per contanti, ma saranno pagati entro i prossimi tre o quattro anni”.
Aumento significativo del monte ingaggi
Un aspetto cruciale del bilancio del Napoli riguarda l’aumento del monte ingaggi. Vettosi ha sottolineato che, sebbene il club avesse speso 111 milioni di euro in stipendi la scorsa stagione, l’importo è salito a circa 117 milioni, comprensivo dello staff. Con gli acquisti recenti e i rinnovi contrattuali, il monte ingaggi è previsto avvicinarsi ai 150 milioni di euro. “Il Napoli aumenterà significativamente i costi: aveva 111 milioni di stipendio, l’anno scorso, lievitati verso i 117, compreso lo staff. Con gli acquisti fatti, i rinnovi e i contratti, siamo vicini ai 150 milioni di euro: è un livello molto importante, che segna anche una svolta strategica del Napoli, che ora investe per giocatori non più giovanissimi”.
Il Rischio delle Plusvalenze
Un’altra considerazione importante riguarda le plusvalenze. La gestione di Aurelio De Laurentiis ha portato a un risultato finanziario positivo di 1,2 miliardi di euro, divisi equamente tra plusvalenze e gestione corrente. Tuttavia, Vettosi avverte che l’attuale strategia del Napoli potrebbe limitare la capacità di generare plusvalenze in futuro.
“La gestione di De Laurentiis ha portato ben 1 miliardo e 200 milioni di risultato finanziario positivo, di cui 600 plusvalenze e 600 dalla gestione corrente: ci è riuscito tenendo sotto controllo gli stipendi e facendo grandi affare con vendite e plusvalenze. Con questa svolta, con la decisione di puntare adesso su calciatori affermati, si rischia di limitare la possibilità di realizzare plusvalenze, perché tutti superano ampiamente i 25 anni, tranne Gilmour. Dall’altra parte, si è alzato tantissimo il livello stipendiale”.
De Laurentiis: Un investitore accanito
Infine, Vettosi ha difeso il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, dai critici che lo accusano di non investire abbastanza. “L’appellativo di ‘pappone’ è bruttissimo, offensivo e volgare, ma soprattutto immeritato: non lo dico per amicizia nei confronti del presidente, che rispetto molto sul piano professionale, ma perché di questi 1,2 milioni ricavati nella gestione De Laurentiis, buona parte è stata investita nei giocatori. Il Napoli, nella sua storia, per tre volte ha raggiunto i 120 milioni di investimento negli ultimi trent’anni: non è un unicum, a dimostrazione di come De Laurentiis spenda per migliorare la squadra”.