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Benitez:"L'esperienza che ho nel campionato italiano mi dice che qui si parla tanto, ci si inventano notizie completamente."

Conferenza stampa per Benitez.

giovedì c’è Napoli-Wolfsburg: “Loro hanno fatto quattro goal al Bayern, dobbiamo segnare per passare il turno”.


“L’esperienza che ho nel campionato italiano mi dice che qui si parla tanto, ci si inventano notizie completamente. Dobbiamo provare a non leggere, ma concentrarci sul nostro lavoro. Non mi piace raccontare bugie”.


Dalle stalle alle stelle. Una stagione disastrosa fino a metà aprile, che potrebbe diventare ottima dopo tre vittorie consecutive. Fiorentina, Wolfburg e Cagliari, team Benitez ad un passo dalle semifinali di Europa League e più vicino al terzo posto. Ora sì, il Napoli è tornato a volare.

Più delle vittorie rotonde contro Fiorentina e Cagliari, però, il Napoli ha mostrato la propria forza in Europa League, dove ha surclassato con quattro reti il Wolfsburg. Dopo il successo in terra tedesca, il ritorno al San Paolo può consegnare ai partnopei un posto tra le prime quattro della competizione.

“Il Wolfsburg è una squadra forte, dobbiamo giocare come all’andata con il massimo rispetto e senza perdere la concentrazione. Del resto hanno fatto quattro goal al Bayern, noi dobbiamo segnare per passare il turno. Non so se ci sarà turnover o meno, faremo le nostre valutazioni. Un messaggio ai tifosi, rispettate le norme UEFA visto che siamo in diffida” evidenzia Benitez in conferenza stampa.

Benitez ora è più sereno dopo una settimana esaltante, ma riguardo al ritiro continua a vedere le cose in maniera opposta rispetto alla società: “Non ho cambiato idea, la squadra l’anno scorso vinceva anche senza ritiro. Il Cagliari ci è andato e mica ha vinto… Non fa male, ma la mia esperienza dice che con 60 gare stagionali i giocatori vogliono vedere la famiglia e non i compagni. E’ normale che dopo qualche giorno di ritiro la mente non sia pulita, perchè pensano alla loro famiglia. Se poi la squadra è in ritiro, sono più felice perché ho più compagnia a Castelvolturno… Bisogna ringraziare Bigon, ha messo tutti d’accordo per l’obiettivo comune. Ovvero vincere”.


“Non ho avuto contatti con il Manchester City e nemmeno mi sono incontrato con De Laurentiis. La squadra ha bisogno della famiglia, non del ritiro”


Castelvolturno sarà ancora la sua casa? Benitez non ha ancora preso una decisione: “Dopo la partita con il Wolfsburg ci siamo sentiti con il presidente tramite messaggio. Ci siamo sentiti anche dopo il Cagliari ma a causa degli impegni non ci siamo ancora incontrati per valutare il business plan. Di certo non ho avuto contatti con il Manchester City, ma mi piace come lavorano. Adesso bisogna pensare al campo, alla squadra e a questi ragazzi che sono professionisti e hanno la mia fiducia”.

E Benitez di certo ha fiducia in questo ultimo mese di stagione: “Possiamo lottare fino alla fine per ogni traguardo, raggiungere la Champions sia dall’Europa League che dal campionato. Sappiamo quanto sia fondamentale una qualificazione anche per gli investimenti, prima vinciamo poi pensiamo al mercato. La squadra è forte, siamo uniti. Avremmo meritato la vittoria anche in Coppa Italia, peccato. Siamo un gruppo fantastico, diamo fiducia ai miei giocatori”.

Mentre l’addetto stampa del Napoli continua la propria battaglia contro Sky (chiedendo a Mediaset di fare più domande in virtù dell’esclusività dei diritti di Europa League in questa stagione) Benitez pensa al campo: “Vincere domani con il Wolfsburg è fondamentale come vincere in campionato e avvicinarci a Roma e Lazio. Il nostro obiettivo è la Champions League, dal campionato o dall’Europa League. Non pensiamo alle voci di calciomercato italiane, spesso inventate”.

Benitez è ancora in sella ad un Napoli che in stagione ha vinto la Supercoppa Italiana e proverà a vincere l’Europa League, con tanto di qualificazione alla fase a gironi di Champions. Per il futuro solo tanti dubbi, suggestioni, possibilità, voci. Una questione relativa a fine maggio, quando si comincerà a costruire il team della prossima stagione. Con o senza Don Rafè.