Batistuta rivela: “faccio fatica a camminare”. La dichiarazione del campione argentino nel corso di una lunga interista alla rivista Fifa 1904.
Di Antonello De Biase
Una superstar in Ioalia, una leggenda in Argentina: Gabriel Batistuta parla sul ruolo dell’attaccante, la Copa América e delle sue difficoltà fisiche dopo tanti anni di calcio.
Batistuta rivela: “faccio fatica a camminare”.
C’è qualcosa che vorremmo chiarire. Ci è stato riferito che hai detto “non mi è mai piaciuto il calcio”. È vero o è un mito?
“L’ho detto, ma è in autodifesa contro la stampa e il pubblico. Ho detto questa frase in modo che non mi chiedessero più niente. Non dimenticate, che stavo giocando in Italia è c’era molta pressione, tutti parlavano di calcio tutto il tempo e io lo trovato piuttosto noioso. Certamente amo il giocodel calcio, la tattica, la formazione, tutto ciò che succede in campo.
Oggi che non gioco più il calcio è diventato la mia passione.. Ho vissuto e respirato il calcio. Ora ho difficoltà a camminare a causa del calcio. Non ho cartilagini e tendini alle caviglie : i miei 86 chili si appoggiano sulle ossa e questo mi faceva morire dal male. Poi pian piano la situazione è migliorata. Tutto ciò perché ho dato molto di più di quanto dovessi effettivamente dare”.
La verità è da qualche parte nel mezzo: amo il gioco del calcio e tutto ciò che è coinvolto nel processo di gioco reale. Quello che non mi piace sono le interviste (ride), le controversie e le persone che fino a poco tempo erano responsabili del mondo del calcio..
Mi è piaciuto il gioco, ma non tutte le cose che lo circondano”.ù
Il clacio Italiano
Perché dici che hai giocato in Italia “nei momenti buoni”? Non ti piace il calcio italiano d’oggi?
“No, no … il calcio Italiano di ogi non è per niente simile a quando c’ero io. Spero che sia in un periodo di rinnovamento, e non solo un debacle. Ma il calcio degli anni ’80 e ’90 era diverso. Tutti i migliori giocatori volevano arrivare in Italia.
Oggi il livello è sceso un po’. Continuano a giocare a calcio molto tattico, molto disciplinato e tutto ciò, ma mancano i campioni, come si dicono. Guardando dall’esterno al calcio inglese, al calcio spagnolo, è più interessante e hanno i campioni e le celebrità.
Ma con la passione che gli italiani hanno per il calcio, l’orgoglio che hanno, non credo che il calcio Italiano rimarrà così. Penso che prima o poi torneranno ad essere quello che erano prima”.