Luciano Spalletti ha sempre predicato una crescita mentale da parte del gruppo, che troppo spesso si perdeva proprio a livello caratteriale. Formare una nuova identità, senza vittimismo, non è semplice. Il primo ad impostare la nuova rotta è stato proprio Spalletti che da capitano della nave ha sempre affrontato le difficoltà senza lamentarsi. A dicembre, quando c’erano anche nove indisponibili, il tecnico ha sempre detto che il Napoli aveva una rosa in grado di affrontare le problematiche. Insomma il concetto è chiaro: tutti possono essere protagonisti, anche chi gioca meno. Un concetto che tornerà buono anche per la sfida con il Cagliari, quando mancheranno: Lozano, Politano, Lobotka e Anguissa. Quindi bisognerà rilanciare Demme, calciatore importante ma che da tempo siede in panchina.
La frase di Spalletti al Napoli
Il Mattino legge tra le righe dell’intervista rilasciata da Spalletti a Radio Kiss Kiss Napoli. Con il tecnico che non si lamenta delle quattro assenze: “fuori ancora Lobotka, Anguissa, Lozano e Politano. Forse Politano sarà disponibile per la gara col Barça. Fasciarsi il capo non avrebbe senso. Non lo ha fatto mai, non inizierà certo adesso. “Però appena diciamo che siamo al completo, succede qualcosa…“, scherza.
Poi analizza la crescita mentale e caratteriale del suo Napoli con una frase che racconta tutto: “Mettere timore e ansia in squadre come loro dimostra certe cose a te stesso. Cose importanti. Ovvio che la svolta c’è stata e da questo punto non si può tornare indietro“. Con Il Mattino che scrive: “Tradotto dallo spallettese vuole dire che se uno gioca a testa alta, senza timore contro Barcellona e Inter, non può più nascondersi. Neppure far finta di farlo. Per lo scudetto il Napoli c’è. Ma è una strada tutta da percorrere e non solo per le distanze che separano gli azzurri da Milan e Inter“.