Aspettando Zielinski, il polacco come il celebre Godot, il personaggio Samuel Beckett, che “oggi non verrà, ma verrà domani“. Zielinski, più di tutti ha doti tecniche straordinarie. Perché la natura gli ha dato il bagaglio tecnico necessario ad essere un campione. Eppure non esplode. Facendo nascere il pallido sospetto che si tratti di un calciatore più adatto al clima ovattato della provincia che alle responsabilità di un grande palcoscenico. Ormai ha 26 anni. Quanto lo dobbiamo aspettare ancora? Siamo stanchi o no?
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“L’impressione, scrive su Repubblica, Giudo Trombetti, è che a Napoli si viva di attese di esplosioni : Zielinski, Fabiàn, Elmas oggi; Diawara, Rog, Ounas ieri. Penso a Giovanni Drogo nel “Deserto dei tartari”. Una squadra con ambizioni può vivere nell’attesa di affermazioni che non si compiono mai”.
Zielinski più di tutti ha le qualità per caricarsi il Napoli sulle spalle, e portarlo al quarto posto, obiettivo dichiarato della stagione.
Boniek, presidente della federazione Polacca descrive così il centrocampista del Napoli: “Zielinski potenzialmente è più forte anche di De Bruyne! Quando gli arriva la palla col primo tocco riesce a smarcarsi, cambia direzione in maniera imprevedibile. È un giocatore straordinario. È il top in Europa!”
Anche Rino Gattuso ha molta fiducia nel centrocampista Polacco: “Zielinski ha grandissima qualità. Se lo metti centrale negli ultimi 20-25 metri riesce a inserirsi bene e a calciare bene. Più lo avvicini agli ultimi venti metri e meglio è per lui. Può migliorare dal punto di vista della mentalità“.
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Nonostante le dichiarazioni del tecnico, in campo Zielinski continua a non incidere. Il Napoli con Roma, Lazio e Atalanta dovrà sudare per arrivare quarto, gli azzurri devono uscire quanto prima dalla confusione in cui si trovano e Zielinski potrebbe essere l’arma in più, a patto che il polacco metta in campo non solo la testa ma anche il cuore.