La grande prestazione della squadra fa ritrovare la sintonia con i tifosi
Lo scrive Il Mattino
NAPOLI-21/09/2015. Affluenza scarsa. Erano in quindicimila più o meno ieri al San Paolo, nemmeno così tanti da giustificare uno schieramento di forza pubblica tutto sommato ingente.
Ma queste erano state le direttive impartite in settimana nel summit in Prefettura: massima alletta per una partita considerata ad alto rischio, una storia che si ripete quando il Napoli affronta una squadra della capitale. l rapporti tra tifosi azzurri e romani, laziali o giallorossi che siano, è pessimo.
Dodici anni ieri sera dalla tragedia di Avellino, dove perse la vita Sergio Ercolano. La curva A gli ha dedicato uno striscione, un pensiero e un coro per non dimenticare.
Il colpo d’occhio l’ha regalato la parte inferiore dei distinti, abitualmente deserto e ieri gremito e colorato d’azzurro.
Quarantacinque minuti per cancellare una delusione pazzesca, quattro
mesi fa, l’ addio Champions.
Il primo tempo è stato un crescendo continuo da parte degli azzurri che hanno preso prima le Misure e poi martellando sulla fascia sinistra, hanno fatto a fette gli avversari.
Il Napoli insisteva e la gente ci credeva, segna va e il pubblico strizza va l’occhio: tutti in piedi e applausi scroscianti all’intervallo, meritati, era finalmente quello che ci siaspettava da mesi.
Striscioni srotolati anche ad inizio di secondo tempo, omaggi a ragazziche non ci sono più.
Quando Insigne metteva dentro il terzo pallone, la pace con il San Paolo era fatta.
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