Spalletti piange per Napoli, ma resta il gelo con De Laurentiis. E il caso Acerbi agita l’azzurro

Spalletti (lapresse) - napolipiu
Luciano Spalletti confessa, quasi a sorpresa: «Ho pianto per due ore vedendo la festa del Napoli sul lungomare». Lo riporta Pino Taormina su Il Mattino, che evidenzia come l’attuale commissario tecnico della Nazionale, pur trattenendosi dal pubblicare un post celebrativo per lo scudetto, abbia vissuto con emozione l’impresa azzurra. «Non l’ho fatto nemmeno per l’Inter l’anno scorso – si giustifica Spalletti – ma il pullman scoperto? Quello sì, mi ha commosso».
Il tecnico di Certaldo ha ammesso di aver scritto al capitano Giovanni Di Lorenzo per complimentarsi: «Hanno fatto qualcosa di stratosferico dopo essere scivolati in classifica». Eppure, la frattura con De Laurentiis, definito “un sultano” nella sua biografia, resta evidente. Una distanza che ha portato l’ex tecnico del terzo scudetto a non vivere in prima persona quella festa che oggi rimpiange.
Nel frattempo, però, Spalletti è già immerso nei problemi della Nazionale. A partire dal forfait di Alessandro Buongiorno, fermato da guai muscolari, fino al caso più eclatante: quello di Francesco Acerbi.
Il difensore dell’Inter, assente dall’azzurro dopo il discusso caso Juan Jesus, ha deciso di non rispondere alla chiamata: «Non esistono le condizioni per proseguire serenamente questo percorso», ha scritto in un lungo post. Parole che pesano, anche alla luce dell’urgenza tattica per la sfida contro la Norvegia di Haaland.
Spalletti ha commentato con sobrietà: «Prendiamo atto e andiamo avanti». Ma il senso di una Nazionale incompleta, tra scelte discutibili e tensioni mai sopite, è chiaro. E quella difesa che tanto servirebbe, oggi, fa acqua da ogni parte.