«Spalletti è il migliore: alla Juve scelta inevitabile». Mario Rui si racconta a Tuttosport
Mario Rui - fonte LaPresse- Napolipiu
Svincolato da quasi un anno ma ancora in ottima condizione, Mario Rui resta uno dei simboli del terzo scudetto del Napoli e un punto di riferimento per i tifosi azzurri. Intervistato da Tuttosport, l’ex vicecapitano ha ripercorso gli anni con Spalletti, l’ultimo campionato vinto e il suo futuro professionale.
«La voglia di calcio è tantissima – racconta a Tuttosport – anche se mi sono preso un periodo per dedicarmi alla mia famiglia. Mi alleno molto e credo di essere vicino a ricominciare». Possibile un ritorno in Serie A? «Ci sono state opportunità, ma l’anno scorso non riuscivo a immaginarmi con una maglia diversa dal Napoli. Penso che ripartirò dall’estero: sto bene e posso dare ancora tanto».
Il legame con Napoli resta incancellabile: «“Immortale” è una parola enorme – spiega Mario Rui a Tuttosport – ma quello scudetto è stato qualcosa di indescrivibile. Le basi le mettemmo a Dimaro: tutti ci davano per ridimensionati, tranne Spalletti. Lì diventammo un blocco unico».
Quasi inevitabile, dunque, il passaggio del tecnico toscano alla Juventus: «Non mi ha sorpreso – dice – è il migliore, l’allenatore più affidabile. Alla Juve serviva uno come lui». Sul rapporto speciale con Spalletti: «Mi ha voluto bene, non mi ha lasciato nei momenti difficili. Il merito dello scudetto è suo all’80%: viveva a Castel Volturno, ha sacrificato tutto».
Un confronto con Conte, conosciuto brevemente la scorsa stagione: «Mi ha colpito subito. Pensavo fosse un tecnico difensivo e invece ha trasmesso una mentalità vincente immediata. Sia lui sia Spalletti sono persone oneste e dirette: rarità nel calcio».
L’ex terzino ha parlato anche dei suoi compagni: «McTominay si vedeva subito che fosse un campione. Kvara e Osimhen sono fuoriclasse: Victor può giocare ovunque nel mondo».
Sul duello Scudetto: «Se la Juve vince può tornare in corsa, anche se è difficile. Il Napoli sta facendo bene: più competitivo nei reparti e più forte, paradossalmente, dopo l’emergenza infortuni».
Il finale, inevitabile, su Napoli–Juve: «Non so come finirà, ma sarà una partita chiave. Se vince la Juve rientra nella lotta scudetto. Se vince il Napoli manda un segnale pesantissimo al campionato. E con Spalletti in panchina… sarebbero dolori per tutti».
