Calcio Napoli

Sabatini: “Napoli, Milan e Inter, sono solo due le favorite”

Il giornalista parla della scorsa scudetto a Radio Marte

Sandro Sabatini fai il punto sulla corsa scudetto in Serie A, con Napoli, Milan e Inter a giocarsi il titolo in Italia. Il giornalista a Radio Marte ha detto: “Il bello delle percentuali è che magari poi dopo una settimana ce ne si dimentica. Per me comunque sono 35% Milan e Napoli, 30% Inter. Ho dato lo stesso a Milan e Napoli perché il Milan è in vantaggio ma il Napoli sembra più forte e più in forma. Nel calcio non si può parlare di fortuna e sfortuna ma vi assicuro che l’Inter domenica è stata fortunata davvero con la Juventus. Ha il calendario migliore ma deve darsi una svegliata e ricominciare a giocare in modo accettabile, decente se non eccellente. Se gioca come domenica sera, senza tirare mai in porta, dove vuoi che vada? La Juventus ha offerto una bella prestazione. L’Inter ha il miglior calendario ma il peggior stato di forma“.

Secondo Sabatini il Napoli ha un valore aggiunto ed è “Spalletti che sicuramente ha più esperienza di Pioli e di Inzaghi, al di là dello Scudetto con lo Zenit. Su di lui ci sono 2-3 cose da dire. Alcuni giocatori con lui sono cresciuti veramente tanto, tra cui Lobotka. Aveva trasformato Brozovic all’Inter, ora l’ha fatto con Lobotka. Gli assenti? La prima cosa da vedere è la prestazione di chi li sostituisce. Domenica scorso Zanoli, Mertens e Juan Jesus sono stati i migliori in campo“.
Italiano allenatore del futuro? Non sono convinto perché il calcio va talmente veloce che se ne avessimo parlato 2 anni fa avrei detto che Spalletti non lo vedevo sulla panchina del Napoli e che Italiano non lo vedevo all’altezza della Fiorentina. Lui viene dipinto come un allenatore che gioca bene ma ha un caratterino che sarebbe da veder lavorare con De Laurentiis. Secondo me Italiano ha bisogno ancora di fare un po’ di gavetta, intendo con i presidenti.
Analogie con l’anno del secondo Scudetto del Napoli? Per me questo campionato assomiglia molto a quello del 5 maggio, con 3 squadre che arrivano alla fine. Io presidente della FIGC? Da fuori a parlare son buoni tutti, poi bisogna trovarcisi dentro. Secondo me Gravina, anche per l’esperienza che ha, qualcosa di buono lo stava e lo sta facendo. Chiaramente deve curare la ferita della Nazionale”.