Notte di scontri e agguati, paura in città .
polacchi violenti, hanno conosciuto la reazione locale: ventisei arresti, 14 feriti, prime condanne lampo.
NAPOLI 11/12/15
C’erano spifferi che scuotevano quel clima d’apparente disinteresse e infatti s’è cominciato presto, ad una ventina d’ore dal fischio d’inizio di Napoli-Legia, in una città che ha scoperto
d’essere inchiodata nel terrore tra la stazione centrale, Capodichino e Fuorigrotta, in varie zone dove il vento dell’Est era nelle folate di hooligans attrezzati per lasciare
il segno a modo loro. Ora ch’è finita, restano i numeri che fanno impallidire…E il carcere che è già scattato per sette polacchi, i domiciliari per cinque napoletani. PAZZIE.
Il bilancio è di ventisei arresti a Napoli, quattordici feriti e undici sono poliziotti e carabinieri, mentre tre sono polacchi, un’automobile incendiata tra via Galileo Ferraris e via Marina, un ventenne picchiato dagli hoolingans arrivati per tifare Legia, per seminare il panico, perché sono partiti organizzati, avevano con sé pietre, razzi, spray al peperoncino, coltelli, manganelli, tirapugni e persino paradenti: e dunque avevano soprattutto le idee chiare su cosa avrebbero fatto di questa loro trasferta, ma non avevano fatto i conti sui locali.
REAZIONE DEI NAPOLETANI
I polacchi arrivati per seminare il panico, come accadde a Roma, si sono visti sopraffare, dai locali, prima a Piazza Garibaldi, poi a Capodichino e infine allo stadio ,il bilancio finale e’ stato di 3 polacchi ricoverati presso il Cardarelli, ed altri in ospedali limitrofi alle zone di guerriglia.
LE CONDANNE.
La giustizia riesce ad avere tempi rapidissimi ed a tarda sera arrivano
le prime condanne: sette polacchi in carcere (tre anni e quattro mesi), cinque napoletani
ai domiciliari (due anni e quattro mesi) e due bulgari vengono rimpatriati con restrizione
per due anni (ma pena sospesa).