Napoli, oltre 120 feriti per la festa scudetto

Napoli, oltre 120 feriti per la festa scudetto

La notte tra il 23 e il 24 maggio resterà nella storia di Napoli. La città si è trasformata in un teatro a cielo aperto per celebrare il quarto scudetto della squadra azzurra. Dalle zone centrali come i Quartieri Spagnoli e via Toledo fino a piazza del Plebiscito, piazza Bovio e piazza Trieste e Trento, la folla ha invaso le strade in un’esplosione di gioia collettiva.

Come da tradizione, la Fontana del Carciofo è diventata uno dei simboli della festa. Nonostante le transenne installate per proteggerla, i tifosi le hanno divelte per salirci sopra, intonando cori, sventolando bandiere e accendendo fumogeni. Un atto ricorrente, legato a un luogo carico di significato storico, voluto da Achille Lauro, ex sindaco e presidente del Napoli tra gli anni ’40 e ’60.

Secondo quanto comunicato dalle autorità, la festa ha causato oltre 120 feriti, la maggior parte dei quali è stata assistita direttamente nei punti medici temporanei predisposti in tutta la città. Diversi anche i trasportati in ospedale, ma nessuno versa in gravi condizioni. Non si segnalano episodi di violenza, ma solo piccoli atti di vandalismo e caos generalizzato.

In piazza Bovio, a pochi passi dal cuore del centro storico, la folla è stata talmente numerosa da costringere la polizia municipale a perimetrare l’area per motivi di sicurezza. La presenza di centinaia di agenti e operatori del soccorso ha garantito il presidio costante dei punti nevralgici della città.

Tra i festeggiamenti anche molti turisti, alcuni dei quali indossavano la maglia dell’Argentina o quella del Boca Juniors, in omaggio a Diego Maradona. Un clima di gioia condivisa, documentato da migliaia di video e foto che hanno fatto il giro del mondo.

Un’altra notte indimenticabile per Napoli, che scrive una nuova pagina della sua storia sportiva e popolare.