Napoli, Alex Meret ritrova la Spal, la squadra che lo ha lanciato nel grande calcio. Il portiere azzurro vero erede di Zoff
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Meret è arrivato a Napoli quasi in sordina. De Laurentiis per sostituire il partente Pepe Reina, aveva messo nel mirino due portieri di rilievo europeo: Rui Patricio e Leneo.
Giuntoli dal cilindro tirò fuori il nome di Alex Meret. L’offerta all’Udinese di Pozzo, di quelle importanti, 22 milioni più 4 di bonus e così il Napoli si assicurò il portiere del futuro.
Meret ritrova la Spal del presidente Mattioli. Il numero uno della compagine di Ferrara, avverte: “vi dico che vinciamo contro il Napoli e ci salveremo“. Per il Napoli la gara con la Spal non sarà tra le più semplici, come spesso accade con le piccole, impegnate a fare la partita della vita contro gli azzurri.
MERET IL NAPOLI E LA SPAL
L’anno scorso proprio contro la Spal, Alex Meret sfoggiò alcune parate che fecero esclamare il suo ex allenatore Semplici: «Per me è come un figlio, ma oggi ha preso l’impossibile».
Il portiere friulano tornerà a Ferrara dove è esploso e dove è stato coccolato da un ambiente che lo ha adottato sin da subito.
Prima la serie B, giocata da protagonista, poi una stagione con la pubalgia e sole 13 apparizioni in A, condite comunque da interventi poderosi.
Le sue qualità non sono mai state messe in discussione spiega Donato Martucci sul Corriere del Mezzogiorno.
Meret per il Napoli è stato un investimento fortunato perché le sue quotazioni sono aumentate sicuramente (30 milioni per il sito specializzato Transfermarkt).
A dispetto di un fisico da corazziere (194 per 82 kg) il talento di Rivignano, in provincia di Udine, 22 anni, è agile tra i pali, sa distendersi in sicurezza, e copre la porta come pochi.
Un unico difetto, forse, è quello del gioco con i piedi dove non eccelle, ma può sicuramente migliorare. Ma è come trovare il pelo nell’uovo.
Meret è capace di stupire sempre, grazie anche alla continuità che gli sta concedendo Carlo Ancelotti. Il tecnico ha ormai capito le qualità del ragazzo che è da considerarsi un predestinato.
Pochi sorrisi, tanta concretezza e piedi per terra di chi non si sente ancora arrivato: «Sono ancora giovane, ho ampi margini di miglioramento», questo il suo leit motiv, frasi imparate a memoria e che ripete spesso quasi come training autogeno.
È capace di caricarsi il peso di essere in una grande squadra e superare momenti bui. Ora sembra aver pareggiato i conti con la sfortuna.
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MERET, DONNARUMMA E SIRIGU
Meret con il Napoli sta attraversando una crescita costante e tanta concretezza.
Ha conquistato la nazionale e sogna degli Europei nel 2020. Davanti a lui c’è Gigio Donnarumma, il gigante di Castellammare di Stabia.
Le preferenze di Mancini sono per lui, ma c’è anche Sirigu che può vantare grande esperienza.
Alex Meret, però, non si arrende. Si gode il suo momento d’oro e soprattutto fa esperienza in Europa, quella che conta, nella massima competizione. Donnarumma, invece, la può guardare solo dalla Tv, mentre Meret la vive da protagonista e anche con efficacia.
Le sue parate con il Salisburgo hanno fatto il giro del mondo e ora in tanti si stanno accorgendo della bravura del numero uno friulano che in molti paragonano a Zoff, non solo per la provenienza.
Insomma, il Napoli ha trovato il suo portiere almeno per i prossimi dieci anni, nonostante Ancelotti ami alternare anche i suoi estremi difensori.
Un investimento indovinato. E domenica il ritorno a Ferrara. Per Alex non sarà una gara normale.