Calcio Napoli

Morta Monica Vitti, l’attrice abitava a Napoli poi la guerra cambiò tutto

Monica Vitti è morta, la grande attrice in passato aveva abitato anche a Napoli, in seguito ai bombardamenti fuggì a Roma.

E’ morta Monica Vitti. La notizia è stata data dal compagno dell’attrice, Roberto Russo. Nata Maria Luisa Ceciarelli a Roma, il 3 novembre del 1931, aveva compiuto da qualche mese 90 anni. Attrice icona del cinema italiano, era assente dalle scene dal 2001, quando per l’ultima sua apparizione ufficiale fu ricevuta al Quirinale per i David di Donatello. Musa di Michelangelo Antonioni, regina della commedia all’italiana al fianco di Alberto Sordi.

L’attrice era affetta da una malattia neuro degenerativa simile all’Alzheimer, che l’ha isolata da tutti, protetta dal marito Roberto Russo. E proprio lui, che ha sempre combattuto le false notizie su di lei che popolavano la rete, ha dovuto dare oggi la triste notizia.

MONICA VITTI LA CARRIERA

in mezzo tra le milanesi Valeri e Melato, la romana Monica Vitti tenne alta la bandiera della comicità al femminile. Entrandoci, come si è detto, da un ingresso laterale, quello della ragazza borghese da collegio, con famiglia che cordialmente la sconsigliava, e poi dell’attrice drammatica diplomata nel ’53 a pieni voti all’Accademia dopo un burrascoso inizio. Inizia subito in palcoscenico col maestro Tofano con cui recita Machiavelli, la tragedia greca, Brecht, passando poi al teatro milanese del Convegno di Enzo Ferrieri come Ofelia in un Amleto di Bacchelli e Bella di Meano. Ma subito entra in scena la sua doppia natura e con Bonucci si butta nel cabaret di Senza rete, poi in Sei storie da ridere diretta da Mondolfo, che la dirigerà anche nei Capricci di Marianna di De Musset, quindi una natura brillante di cui si accorse Franca Valeri scritturandola in tv per Le donne.

Intanto, mentre doppia Dorian Gray nel Grido, dopo aver fatto tanti doppiaggi anche con Fellini, e fa una particina nelle Dritte, conosce il grande Michelangelo Antonioni con cui scatta un colpo di fulmine sentimentale e artistico. Antonioni dirige per lei l’unica compagnia teatrale della sua vita mettendo in scena «Io sono una macchina fotografica» di Van Druten (alla radice di Cabaret) e Scandali segreti, poi ancora Ricorda con rabbia dell’arrabbiato Osborne con Giancarlo Sbragia, ma era un gruppo in anticipo sui tempi. Con Antonioni la Vitti entra diretta nella storia del cinema, diventa la bella, moderna musa bionda dell’incomunicabilità, anche tra polemiche: il successo di Cannes dell’Avventura li ripaga di tutto, la Francia arrivò prima di noi a intuire il genio di un film ancora oggi modernissimo.

LA CASA DI NAPOLI

Nel 1932 Monica Vitti per motivi di lavoro del padre, ispettore del commercio estero, si trasferisce con tutta la famiglia a Messina, dove resterà otto anni. Nel 1940 va ad abitare a Napoli, in una casa al Vomero affacciata sul mare. Mentre si trova a Roma con i suoi, il palazzo napoletano viene distrutto da un bombardamento. Così lascia Napoli e si trasferisce a Roma, e da allora non cambierà più città.

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