McTominay si racconta: «Napoli è un sogno. Voglio regalare un titolo a questa gente»

Un fuoco dentro che brucia a ogni fischio d’inizio, una dedizione totale al calcio, e una passione appena nata ma già profonda per Napoli. Scott McTominay, centrocampista scozzese del Napoli, si è raccontato in un’intensa intervista ai canali ufficiali della Lega Serie A, nell’ambito del format Champions of Made in Italy, intitolato per l’occasione “Vivere il Sogno Napoletano”.
«Sono un calciatore che ha sicuramente un po’ di fuoco dentro ogni volta che entra in campo» ha raccontato McTominay. «Il calcio per me è passione, amore per i tifosi, per la gente per cui giochi. È la mia vita da quando avevo cinque anni».
Il centrocampista, cresciuto tra Lancaster e Manchester, ha spiegato cosa significhi per lui lasciare la “zona di comfort” per sposare una nuova realtà: «Napoli è stata una scelta forte. Ma è così che cresci: quando esci dalla tua zona di sicurezza. Ho vissuto a Manchester per tutta la vita, ma venire qui mi ha fatto maturare come uomo e come calciatore».
A colpirlo, oltre alla bellezza della città, è stata la passione travolgente della tifoseria: «La passione dei tifosi napoletani è incredibile. Appena atterrato in aeroporto, ho capito che qui il calcio è un’altra cosa. Sembrava che fossero lì solo per me. È stato commovente. Voglio ripagare questo affetto nel modo migliore: con un titolo. Ci penso ogni giorno».
McTominay, uomo di campo e di principi, ha parlato anche della sua filosofia di lavoro: «Mi concentro su ogni dettaglio: alimentazione, riposo, allenamento. Se hai un buon sistema intorno a te, lo segui sempre. Ho sempre voluto essere un professionista esemplare e, prima ancora, una brava persona».
Il numero 7 del Napoli ha anche ricordato il suo arrivo in città, coinciso con una data speciale: «Sono arrivato il 19 settembre, giorno di San Gennaro. Non sapevo cosa stesse succedendo, me l’ha spiegato il mio chef Mario. È stato il primo assaggio della cultura napoletana, ed è stato meraviglioso».
Infine, un pensiero al passato e a chi l’ha ispirato: «Da bambino guardavo Zidane e Rooney e cercavo di imitarli. Ora sono io che voglio essere un punto di riferimento, per i miei compagni e per questa città. Ogni partita è una possibilità per dimostrare chi sei. E io voglio farlo sempre, al massimo, per regalare a Napoli la gioia che merita».