Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli, analizza l’annata deludente degli azzurri e le difficoltà vissute dalla squadra in questa stagione.
Lobotka e le difficoltà del Napoli
Stanislav Lobotka, centrocampista del Napoli attualmente in ritiro con la nazionale slovacca, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla stagione appena conclusa, caratterizzata da risultati al di sotto delle aspettative per la squadra partenopea. Il giocatore ha sottolineato come anche un allenatore del calibro di Pep Guardiola avrebbe faticato in questa annata: “Anche se Pep Guardiola fosse venuto da noi, lo avremmo reso un allenatore mediocre. Non si trattava solo dell’allenatore, ma di noi del club, dei giocatori, semplicemente di una stagione in cui a volte tutto va come l’anno scorso, oppure non si fa niente come adesso”.
L’impatto di Calcona e gli addii di Spalletti e Giuntoli
“Calzona? Non ha avuto vita facile come nessun altro nel club e penso che personalmente abbia fatto un buon lavoro“.
Lobotka ha poi evidenziato come l’addio di figure chiave come l’allenatore Luciano Spalletti e il direttore sportivo Cristiano Giuntoli abbia influito negativamente sulla squadra, insieme alla volontà di alcuni giocatori di lasciare il club. Nonostante un inizio positivo, il Napoli ha faticato a gestire le partite e a segnare, subendo gol con facilità.
“Non molte cose sono andate a posto. Se ne sono andati l’allenatore, il direttore sportivo, alcuni giocatori volevano andare via e la società non li lasciava andare, , ma a inizio stagione vincevamo ancora, ma poi è caduta la ‘coperta’ su di noi. Non abbiamo gestito le partite, abbiamo preso gol facili e poi te ne vai mentalmente. Prendevamo gol da qualsiasi cosa e, invece, dovevamo lottare per realizzarne almeno uno.
La scorsa stagione ci è toccato quasi tutto e in qualche modo lo abbiamo sempre difeso. Adesso eravamo molto preoccupati. Non è stato facile nemmeno mentalmente, perché la gente si aspettava che se avessi vinto il titolo la scorsa stagione, lo giocheresti anche quest’anno.
C’erano molte cose che non quadravano. Penso che tra tutti gli allenatori che abbiamo avuto, sotto di lui abbiamo giocato il calcio più bello, ma alla fine è sempre una questione di risultato. Quando giochi bene e perdi, tutti diranno che non va bene. Noi siamo riusciti a creare tante occasioni, ma abbiamo segnato pochi gol. Come ho detto, abbiamo avuto una stagione tale che anche se qualunque altro allenatore avesse finito, sarebbe stata la stessa cosa”. Ha dichiarato il centrocampista slovacco.
Le aspettative dopo il titolo e il gioco di Spalletti
Il giocatore ha sottolineato come le aspettative dopo la vittoria del titolo nella scorsa stagione fossero elevate, rendendo ancora più complicato affrontare un’annata difficile. Lobotka ha elogiato il gioco espresso dal Napoli sotto la guida di Spalletti, pur riconoscendo che alla fine contano i risultati: “Penso che tra tutti gli allenatori che abbiamo avuto, sotto di lui abbiamo giocato il calcio più bello, ma alla fine è sempre una questione di risultato”.
Lobotka e il possibile arrivo di Conte
Riguardo al possibile arrivo di Antonio Conte sulla panchina azzurra, Lobotka ha dichiarato di non conoscerlo personalmente, ma di aver apprezzato il calcio proposto dall’allenatore durante la sua esperienza all’Inter. Si è detto inoltre pronto ad adattarsi a qualsiasi modulo proposto dal nuovo tecnico: “Per me non sarà un problema. Ho sempre detto che se qualche allenatore mi metterà in qualsiasi posizione, proverò a fare tutto”.
Le parole di Lobotka offrono uno spaccato della stagione del Napoli, mettendo in luce le problematiche che hanno condizionato il rendimento della squadra. Sarà ora compito della società ripartire nel migliore dei modi, per cercare di ritrovare i successi della passata stagione e riportare entusiasmo nell’ambiente azzurro.