Le Interviste

Laudisa: “Allenatore Napoli, attenti a De Laurentiis gioca su più tavoli”

Carlo Laudisa esperto di calciomercato di Gazzetta dello Sport parla del futuro allenatore del Napoli di Aurelio De Laurentiis

Chi sarà il futuro allenatore del Napoli? E’ uno dei quesiti da risolvere per Aurelio De Laurentiis, patron della SSCN. Senza alcun dubbio il nome di Luciano Spalletti è quello di maggiore attualità per il Napoli, ma secondo Carlo Laudisa di Gazzetta dello Sport bisogna stare attenti alle sorprese. A Radio Punto Nuovo, Laudisa dice: “Per quanto riguarda la scelta del nuovo allenatore, De Laurentiis sta lavorando su più tavoli, non sta pensando solo a Spalletti. Con l’Inter, che non era forte come quella attuale, Spalletti ha raggiunto due volte la qualificazione in Champions League“.

Secondo Laudisa il problema di Spalletti è “sempre stato quello di non saper gestire al meglio le pressioni derivanti da una grande piazza, come successo sia a Roma con Totti sia a Milano con Icardi. È questo il motivo per cui probabilmente non è ancora riuscito a vincere uno scudetto in Italia. Il ritorno di Allegri alla Juve è l’ipotesi più credibile, ma va monitorata anche la pista Zidane, sicuramente molto affascinante per l’intero ambiente bianconero. Conte dovrebbe restare almeno per un’altra stagione all’Inter. Anche la Fiorentina sta valutando diversi profili per la panchina, ma l’ultima parola, come già successo l’anno scorso, spetta al presidente Commisso“.

Con Gattuso via da Napoli si aprono nuovi spiragli per il tecnico calabrese che oramai ha chiuso la possibilità di andare a Firenze.  Secondo Laudisa non è escluso che “resti fermo per aspettare la chiamata di qualche società, anche a campionato in corso“. In tema Allenatori con Laudisa si parla anche di Sarri: “Potrebbe andare in Inghilterra, la soluzione Tottenham è quella più plausibile, ma potrebbe liberarsi anche la panchina dell’Arsenal, dato che Arteta ha mancato tutti gli obiettivi stagionali dei Gunners. Il Napoli è sempre molto attivo sul mercato, ma bisogna capire sia i movimenti in uscita sia il finale di stagione, perché giocare o non giocare la Champions League rappresenta un’enorme differenza, soprattutto in questi mesi caratterizzati dalla pandemia“.