Hamsik: «Fiero della mia storia a Napoli. De Bruyne? Colpo straordinario»

Marek Hamsik si prepara all’addio definitivo al calcio giocato. Il 5 luglio, a Bratislava, saluterà i tifosi nella sua partita d’addio, un evento trasmesso anche in Italia su Calcionapoli24. Nel frattempo, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport, ripercorrendo la sua carriera e guardando al futuro, non solo del Napoli.
«Non conosco la bugia, semmai ometto», dice Hamsik, che ha ammesso i contatti avuti in carriera con Milan, Inter e Juventus, rifiutati per restare fedele all’azzurro. «Anche Allegri mi ha cercato, lo stimo molto», ha aggiunto.
Oggi, l’ex capitano del Napoli è in nazionale slovacca come collaboratore di Calzona, dopo aver completato il supercorso da allenatore. Ma la città partenopea resta al centro della sua vita. «Avevo solo il calcio in testa. E la mia famiglia. Ho vissuto a Castel Volturno quasi fino alla fine della mia carriera».
Sulla possibilità di vedere Allegri sulla panchina del Napoli se Conte dovesse lasciare, Hamsik non ha dubbi: «È un vincente nato, la sua carriera lo dimostra». E sul possibile arrivo di Kevin De Bruyne commenta entusiasta: «Porterebbe talento e esperienza. Sarebbe un colpo eccezionale, un fuoriclasse».
Poi uno sguardo al passato. «Io, Cavani e Lavezzi siamo stati uno dei tridenti più amati dalla gente. Abbiamo scritto pagine importanti della storia del Napoli». Riguardo ai gol più belli, cita quello al Milan da settanta metri e quello alla Juventus in finale di Coppa Italia. E sullo scudetto mancato nel 2018: «Non ho rimpianti, è andata così. Ma ho gioito da tifoso per gli ultimi due titoli. Venerdì ero a casa, con i miei figli, e ho provato i brividi guardando la partita».
Infine, parole affettuose per De Laurentiis: «Un grande. Le porte del Napoli per me sono sempre aperte». Con 520 presenze e una fedeltà granitica alla maglia numero 17, Hamsik si conferma un simbolo del club. «Sono fiero di ciò che ho ottenuto. La fedeltà è un sentimento».