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La giornalista veneta al bambino tifoso del Cosenza: “Prima o poi verrete tutti qui a chiedere lavoro” La risposta del papà è da applausi

Giornalista veneta offende un bambino tifoso del Cosenza. Bellissima la risposta del papà alla frase razzista.

Una giornalista  veneta risponde in diretta ad un bambino tifoso del Cosenza: «Prima o poi verrete tutti qui a chiedere lavoro». Il padre del piccolo su Facebook pubblica una risposta da applausi.
Poco dopo la partita che ha determinato la retrocessione del Vicenza e la salvezza del Cosenza durante un collegamento della televisione locale veneta Tva è andato in scena un bruttissimo spettacolo.

L’inviato Andrea Ceroni ha lasciato il microfono ad un piccolo tifoso calabrese, Domenico: «Lupi si nasce», ha detto il bambino facendo riferimento all’animale simbolo della squadra. Piccata la risposta della conduttrice Sara Pinna: «E gatti si diventa. Non ti preoccupare che venite anche voi a cercare qui lavoro». L’uscita dal tenore razzista della conduttrice ha provocato forti reazioni sui social  scatenando anche  la risposta polemica del papà del piccolo tifoso.

LA RISPOSTA DEL PAPÀ ALLA FRASE RAZZISTA

Su Facebook il genitore ha pubblicato un post di fuoco dal titolo: Lettera di un padre a una conduttrice razzista. Così recita il post:

« Alla gentilissima Sara Pinna Sono il papà di Domenico, il bambino che nel post partita Cosenza-Vicenza esultando per la vittoria della sua squadra ha detto “lupi si nasce” sotto consiglio del papà e con non poco orgoglio. Con la sua risposta, cito Sue parole “eh ma gatti si diventa sai? Intanto prima o poi venite in pianura a cercare lavoro” Lei ha dimostrato di essere anzitutto poco sportiva oltre che ignorante e con non pochi pregiudizi.

Prima di parlare è necessario pensare bene a cosa si dice – prosegue il lungo post- perché lei non sa cara Sara Pinna, che Domenico è figlio di due imprenditori calabresi che amano la propria terra e che certamente con non poca fatica dimostrano quotidianamente di voler contribuire per migliorarla e supportarla nel pieno delle proprie possibilità. Lei con la sua qualifica da Giornalista dovrebbe ben sapere e dimostrare a coloro i quali si rivolge cosa sono etica e morale. Due qualità a lei sconosciute a quanto pare. In ogni caso, qualora nella propria terra mancasse lavoro non ci sarebbe comunque da vergognarsi a cercarlo altrove. Dovrebbe saperlo, perché la storia lo insegna se lei avesse avuto modo di studiarla, che la Padania deve tanto ai meridionali e a molti di loro deve il suo sviluppo dal punto di vista lavorativo.

Il papà del piccolo tifoso del Cosenza ha poi aggiunto: « La invito, senza rancore, a visitare la Calabria così che possa anche lei capire che terra meravigliosa è e quanta bella gente la abita, noi a differenza Sua, detestiamo i pregiudizi e il razzismo proprio non ci appartiene. Nascere lupi vuol dire amare i colori della propria squadra e supportarla in tutto e per tutto. Nessuno invece nasce ignorante, alcuni ahimè decidono di diventarlo. Vorrei ricredermi e sperare che non sia il suo caso. Il papà di Domenico».

SARA PINNA NON SI SCUSA

Sara Pinna non si è scusata pubblicamente così come non è arrivato un comunicato ufficiale da parte di Tva. L’unico a prende posizione è stato l’inviato Andrea Ceroni, che su Instagram ha commentato un post del giornalista Maurizio Zaccone precisando che il suo “non male Sara” era riferito alla battuta sui gatti/lupi.

“Secondo me in un momento di grande tensione come quello era risultata molto divertente e giusta per stemperare il tutto. Il segnale audio a me arriva con almeno 4/5 secondi di ritardo… se fai caso a tutti gli interventi c’è una domanda dallo studio e la mia risposta arriva sempre dopo quei 4/5 secondi… quindi nel momento di quella infelice battuta fatta in studio io stavo ancora sentendo la cosa dei lupi/gatti.

So che Sara Pinna si è scusata per quella cosa che ha detto, io da parte mia posso solo assicurare che mai avrei “applaudito” a una cosa del genere“.

Poi l’inviato ha aggiunto: “È stata una brutta pagina. Quanto a tutto quello che si è scatenato, l’ho scoperto dopo… appena sceso dall’aereo di ritorno da Lamezia sono salito su un altro per il Belgio e ho totalmente “staccato” da tutto. Ho saputo di questa vicenda da un tifoso cosentino che mi ha scritto in privato e al quale ho dato tutte le spiegazioni che mi ha chiesto. È stato lui a dirmi che Sara si è scusata. Io davvero non ho sotto controllo la situazione, so solo di aver ricevuto offese anche molto pesanti che non credo di meritare“.

 

Credit: Immagini Tva

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